
di Vittorio Messori
Parole importanti, quelle di Benedetto XVI sulle “popolazioni d’Asia e d’Africa“ che si sentono minacciate da una cultura come quella dell’Occidente che, cinicamente, nulla considera sacro, sulla base di una ragione che degenera in razionalismo, di “un drastico illuminismo e laicismo“. L’agnosticismo, l’ateismo, il rifiuto della religione: questo, non il cristianesimo autentico, sarebbe causa di sgomento per le altre culture. Parole importanti, dicevamo; ma che –nel breve spazio di un’omelia– non possono esaurire un quadro complesso, dove ogni schematismo sarebbe abusivo. Ovviamente, quello straordinario teologo che è Joseph Ratzinger è il primo ad esserne consapevole.