
di Vladimir Rozanskij
Mosca (AsiaNews) – Con il clamoroso arresto del presidente della “Yukos” Mikhail Khodorkovskij, avvenuto la mattina del 25 ottobre con grande dispiego di forze in un aeroporto della Siberia, lo sviluppo democratico della Russia post-comunista giunge a un punto di svolta molto significativo: si conclude in qualche modo l’epoca della “democrazia oligarchica” degli anni ‘90, e si afferma in modo ormai irreversibile il sistema della “democrazia centralizzata” del nuovo corso putiniano.