I leader europei hanno espresso costernazione per l’iniziativa di George W. Bush che il 1° giugno ha lanciato un dialogo a lungo termine tra i 15 Paesi a più alta emissione di gas serra. Il piano, essi dicono, è un’altra tattica diversiva per permettere all’amministrazione Bush di far finta di lavorare con la comunità internazionale sul clima, quando invece non è così.
Tale azione, dicono, distoglie tempo e attenzione dal lavoro difficile che dovrebbe essere fatto invece per il Protocollo di Kyoto. In realtà il piano di Bush segna la fine di Kyoto e l’inizio di un nuovo consenso internazionale che toglie la pressione di Kyoto sui governi.
Peter Zeihan e Bart Mongoven