Si infoltisce in Italia il fronte bipartisan della cannabis libera. Nel nome addirittura della salute, della giustizia e dell’economia. Quante panzane
Rodolfo Casadei
La cannabis fa male. Danneggia l’apparato respiratorio e quello immunitario, causa tachicardie e mal di testa, influisce sulla memoria e sulla capacità di concentrazione, fa venire meno la coordinazione e la prontezza dei riflessi. Dice il ministero della Salute che «l’assunzione in dosi elevate può comportare l’insorgere di paranoie e manie di persecuzione. Se consumata per lunghi periodi, la cannabis può dar luogo a quella che è definita sindrome amotivazionale, un disturbo caratterizzato da distrazione, apatia, riduzione delle attività, incapacità di gestire nuovi problemi, compromissione del giudizio e delle abilità comunicative».