Lo scrittore e saggista Marcello Veneziani analizza il mito del Papa “buono”
di Giuseppe Brienza
Di Giovanni XXIII (1958-1963), Papa canonizzato il 27 aprile 2014, si ricordano sempre gli stessi aspetti biografici e le stesse encicliche. Per esempio, chi cita mai la LetteraPrinceps pastorum, scritta da Papa Roncalli giusto 55 anni fa’, cioè il 28 novembre 1959? Si tratta di una enciclica scritta per esaltare la figura di San Giovanni Crisostomo, Vescovo e Dottore della Chiesa, il cui insegnamento costituisce un cardine della Tradizione cattolica, compresa quella liturgica, la cui “mancata cura” è invece spesso addebitata al Papa buono, che avrebbe aperto alla riforma post-conciliare della Messa. Nella Lettera citata, piuttosto, San Giovanni XXIII riproponeva l’intimo legame che, tra la liturgia eucaristica e la sollecitudine per la Chiesa universale, traspare in tutte le Omelie ed opere del Crisostomo [cfr. Princeps pastorum, in AAS 51 (1959) 846-847].