Formiche.it 30 dicembre 2014
di Giuseppe Brienza
L’ha già documentato fin dagli anni Ottanta un grosso volume pubblicato da Don Ennio Innocenti, sacerdote della diocesi di Roma, intitolato La conversione religiosa di Benito Mussolini, giunto “alla macchia” alla 10^ edizione (Sacra Fraternitas Aurigarum Urbis, Roma 2005) e tradotto persino in spagnolo. Vero è che la conversione al cattolicesimo di Benito Mussolini (1883-1945), fu un processo pluridecennale e non privo di contraddizioni. E’ pur vero che, il suo punto di partenza non l’aiutò affatto, avendo ricevuto una educazione paterna [il padre, Alessandro Mussolini (1854-1910), era un’attivista dell’anarchismo più anti-cattolico e radicale] ed un’eredità ideologica dalle sue terre d’origine (la Romagna rossa), non certo vicine alla Fede.
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