Lettera di Alleanza Cattolica
22 novembre 2016
di Marco Invernizzi
I grandi mezzi di comunicazione, con poche eccezioni, stravolgono il senso della Lettera apostolica Misericordia et misera di Papa Francesco, insistendo esclusivamente sulla decisione di estendere la facoltà di assolvere dal grave peccato dell’aborto a tutti i sacerdoti, così come era avvenuto durante il Giubileo, e così facendo dimenticare tutto il resto del documento.
Si tratta di una forma di “intossicazione” della comunicazione usata dai servizi segreti, in particolare dal Kgb come racconta il bel romanzo Il Montaggio, che ha come scopo quello di concentrare l’attenzione dei lettori su un punto per distogliere dal resto, nel caso specifico i 900 milioni di persone che nel mondo hanno varcato le Porte sante e il testo completo della Lettera del Pontefice, che mette al centro della “conversione pastorale” richiesta ai preti e ai fedeli il sacramento della confessione, come base per una riconciliazione che partendo dai cuori delle persone potrebbe rigenerare anche le nazioni.
Noi ritorneremo sul documento, ma intanto celebriamo la conclusione dell’Anno giubilare ricordando le parole del Santo Padre pronunciate nell’omelia di domenica scorsa, festa di Cristo Re e giorno della chiusura della Porta Santa di Roma.