La Croce quotidiano 5 settembre 2017
Non ci sono teoremi generali, ma le sacche di spreco sono evidenti: intervenire si può
di Andrea Artegiani
Il punto “M come manutenzione e opere pubbliche” del programma politico del Popolo della Famiglia reca la seguente dichiarazione: «La pubblica amministrazione, a qualsiasi livello – nazionale, regionale, comunale -, quale strumento dello Stato, ha come finalità quella di servire i cittadini. Posto al servizio dei cittadini, lo Stato è il gestore del bene del popolo, che deve amministrare in vista del bene comune. Contrasta con questa prospettiva l’eccesso di burocratizzazione, che si verifica quando le Istituzioni, diventando complesse nell’organizzazione e pretendendo di gestire ogni spazio disponibile, finiscono per essere rovinate dal funzionalismo impersonale, dall’esagerata normazione, dagli ingiusti interessi privati, dal disimpegno facile e generalizzato. Il ruolo di chi lavora nella pubblica amministrazione non va concepito come qualcosa di impersonale e di burocratico, bensì come un aiuto premuroso per i cittadini, esercitato con spirito di servizio».
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