Avvenire Venerdì 16 Febbraio 2018
Studio italiano su 21 anni di coltivazioni nel mondo
di Marco Girardo
Non ci sono evidenze scientifiche che il mais geneticamente modificato possa risultare rischioso per la salute umana, animale o ambientale. Questa la conclusione della prima e più vasta analisi dei dati relativi a ventun anni di coltivazioni Ogm nel mondo, uno studio condotto dalla Scuola Superiore Sant’Anna e dall’Università di Pisa – ricerca indipendente, senza committenti in potenziale conflitto d’interesse, dunque – appena pubblicato sulla rivista intemazionale Scientific Reports.