Inquisizione e caccia alle streghe: l’Italia si salvò grazie alla Chiesa

Unione Cristiani Cattolici Razionalisti 11 Novembre 2025

Cosa dicono gli studiosi sulla caccia alle streghe e sull’Inquisizione? Quante streghe furono mandate al rogo in Italia? Dati e dichiarazioni che nessuno cita.

Inquisizione e streghe, un binomio che da sempre stuzzica anticlericali e storiografi dilettanti.

I quotidiani ci vanno a nozze, è accaduto ieri su “Il Fatto Quotidiano” con lo scrittore Massimo Novelli che, occupandosi di politica esterna è riuscito a parlare del «libro nero e criminale dell’Inquisizione».

Il motivo? La caccia alle streghe, scrive Novelli, che sarebbe avvenuta ai danni dei Valdesi: accuse che, «quasi sempre, portavano al rogo». Dati? Numeri? Statistiche? Ci mancherebbe altro!

Novelli si limita a dire che furono «tante» le donne condannate alla pena capitale per stregoneria. Ma l’unica che riesce a portare come esempio è Margherita di Saluzzo-Cardè che fu arrestata per idee eretiche e poi le fu «concessa la libertà».

Gli articoli che odorano di mitologia anticlericale si sentono da lontano, e non solo per l’assenza di fonti bibliografiche.

La Chiesa nel Medioevo negava la stregoneria

Non c’entra essere credenti o no, piuttosto conta essere preparati sul tema. E’ pieno di storici e studiosi (spesso rigorosamente laici) da consultare per avere un quadro reale su streghe e Inquisizione.

Si può partire da Adriano Prosperi, tra i maggiori esperti italiani, secondo cui «le autorità cattoliche non solo furono sollecite nel negare la realtà del sabba ma furono anche particolarmente miti nel trattare l’universo intero della superstizione e la stregoneria in specie» (1)

Anzi, aggiunse l’eminente storico, «gli studi storici hanno mostrato senza ombra di dubbio che» se la caccia alle streghe in Italia e Spagna fu un fenomeno quasi inesistente lo si deve «proprio grazie all’atteggiamento assunto dalle autorità ecclesiastiche» (2)

Già dalla fine del I secolo, con il Canon episcopi (906 d.C.), la Chiesa negava l’esistenza delle streghe sostenendo che «chiunque è così stupido e folle da credere a storie tanto fantasiose è da considerarsi un infedele, perché ciò deriva da un’illusione del demonio» (3)

I vescovi salvavano la vita alle streghe

Marina Montesano, ordinario di Storia medievale all’Università di Messina, ha sottolineato infatti che la «posizione ufficiale della Chiesa» era «di considerare queste credenze come semplici “superstizioni” piuttosto che vere minacce» (4)

Seguono varie documentazioni in cui la storica elenca gli interventi papali verso re e principi con la richiesta di salvaguardare la vita alle donne accusate di aver scatenato tempeste o diffuso pestilenze (5)

Così anche i vescovi come Giovanni di Salisbury che nel “Policraticus” chiede di «rifiutarsi di ascoltare tali bugie e non pensare mai a follie e sciocchezze del genere» (6)

Per tutto il Medioevo, scrive l’antropologo britannico Norman Cohn, «fu l’élite colta che, in nome della dottrina cristiana, rifiutò l’esistenza delle streghe notturne mentre la gente comune continuava a credervi. La Chiesa negò questa credenza e la condannò come superstizione pagana».

L’inizio della caccia alle streghe

Il problema delle streghe nacque con l’avvento dell’umanesimo e con i grossi cambiamenti sociali ed economici alla fine del Medioevo. Le tesi dei catari sull’immenso potere di Satana e del suo controllo degli affari mondani, ha spiegato Brian Levack (University of Texas) (7), docente di Storia all’Università del Texas, condizionarono profondamente i popoli ma anche molti ecclesiastici.

Iniziò così a prendere piede il collegamento tra stregoneria e satanismo. Pur, specifica Andrea Del Col (Università degli Studi di Trieste), «senza il diretto avvallo di un documento papale» (8)

Per Brian Levack la vera «condizione necessaria» per l’emergere delle caccia alle streghe in Europa fu la nascita dello Stato moderno: «Se lo Stato non avesse acquisito un immenso potere giudiziario, che si manifestò con l’adozione del processo inquisitorio e che fu rivolto sia contro i traditori che contro le streghe con effetti ugualmente devastanti, la caccia non si sarebbe mai verificata» (9)

Fu così che iniziarono i primi processi, a seguito di denunce di persone rimaste realmente danneggiate da rituali “magici”: «I malefici erano realmente praticati», ha spiegato Norman Cohn, «alcune donne hanno davvero cercato di ferire o uccidere le persone o animali, distruggere raccolti o proprietà, con mezzi occulti» (10)

Quante streghe morte per l’Inquisizione in Italia?

Ed eccoci ai casi di esecuzioni di “streghe”, in Europa eseguiti dai tribunali secolari e in Italia da quelli ecclesiastici.

Restando nel Belpaese, dal 1400 a parte del 1500 furono emesse circa 260 condanne di morte, il 38% di tutti i processi istituiti (22% degli uomini ed il 40% delle donne) (11)

Lo storico Andrea Del Col precisa che «nonostante gli interventi e le inchieste da parte del nunzio pontificio, di altri vescovi e di commissari del papa, altri processi ebbero luogo fino al 1521» (12)

Oggi riteniamo giustamente che anche una sola condanna a morte fosse troppa, ma i numeri indicano circa 2,5 esecuzioni all’anno nel secolo più cruento. Siamo lontanissimi dallo sterminio immaginato dalla cultura popolare.

Questi dati, ormai indubitabili, hanno spinto uno studioso notoriamente laico come Peter Godman (Università di Tubinga) a domandarsi:

«L’Italia fu risparmiata dalla caccia alle streghe che durante la Riforma infuriò nel Sacro Romano Impero e, più tardi, in Svezia, Polonia, Boemia e Ungheria. Ciò accadde forse perché la Chiesa cattolica, nonostante le critiche dei suoi detrattori, si rivelò più umana delle autorità dei Paesi nordici?» (13)

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(1) A. Prosperi, “Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari”, Einaudi 1996, p. 378-379

(2) A. Prosperi, “Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari”, Einaudi 1996, p. 378-379

(3) citato in M. Montesano, “Classical Culture and Witchcraft in Medieval and Renaissance Italy”, Palgrave Macmillan 2018, p. 91

(4) M. Montesano, “Classical Culture and Witchcraft in Medieval and Renaissance Italy”, Palgrave Macmillan 2018, p. 97

(5) M. Montesano,“Classical Culture and Witchcraft in Medieval and Renaissance Italy”, Palgrave Macmillan 2018, p. 97

(6) citato in M. Montesano, “Classical Culture and Witchcraft in Medieval and Renaissance Italy”, Palgrave Macmillan 2018, pp. 104, 105

(7) B.P. Levack, La caccia alle streghe in Europa, Laterza 2012, p. 79

(8) A. Del Col, L’Inquisizione in Italia. Dal XI al XIX secolo, Mondadori 2021, p. 163

(9) B.P. Levack, La caccia alle streghe in Europa, Laterza 2012, p. 118

(10) N. Cohn, “Europe’s Inner Demons. The Demonization of Christians In Medieval Christendom”, Random House 2011, p. 78

(11) A. Del Col, L’Inquisizione in Italia. Dal XII al XXI secolo, Mondadori 2006, p. 210

(12) C. Black,“Storia dell’Inquisizione in Italia”, Carrocci Editore 2013, p. 51

(13) P. Godman,“I segreti dell’Inquisizione”, Baldini Castoldi Dalai 2004, pp. 37, 322