I conti della serva

Editoriale Il Timone n° 52 aprile 2006

di Gianpaolo Barra

E se noi cattolici, per scegliere chi votare il 9 aprile, ci facessimo semplicemente “due conti della serva”? Niente calcoli complessi, fumosità concettuali o elucubrazioni mentali: rivolgiamoci al semplice buon senso, che se non manca alla serva proverbiale, non manca nemmeno a noi.

In realtà, che cosa ci conviene di più? Diciamolo onestamente, noi non siamo “super partes”: tra centro-destra e centro-sinistra, preferiamo lo schieramento i cui programmi più s’avvicinano alle indicazioni della Chiesa. La quale, come dice il cardinale Ruini, non dà indicazioni di voto, ma offre criteri di giudizio, perché possiamo scegliere con coerenza.

Detto questo, facciamo un paio di conti.

Per la Chiesa, la difesa della vita, fin dal concepimento, è criterio di giudizio prioritario. I cattolici non devono votare partiti favorevoli all’aborto e all’eutanasia. Tutto chiaro. E il mio “conto della serva” si domanda: sulla vita, chi non la pensa come la Chiesa?

Risposta: i radicali e i socialisti della Rosa nel Pugno, i Rifondatori comunisti di Bertinotti, i Comunisti italiani di Diliberto, i Verdi di Pecoraro Scanio, l’Italia dei Valori di Di Pietro, i Diessini di Fassino. E constata: questo è il grosso dello schieramento di centro-sinistra. Invece, concordano con la Chiesa, salvo eccezioni marginali, parte della Margherita e l’Udeur di Mastella (centro-sinistra) e lo schieramento di centro-destra (Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lega Nord, Udc, Democrazia Cristiana). Prego, signori, vogliate registrare!

Avanti. Per la Chiesa, criterio decisivo di giudizio per scegliere chi votare è la famiglia, quella composta da uomo e donna uniti in matrimonio. Dunque, chi promuove Pacs e unioni omosessuali non merita il voto dei cattolici.

E il mio “conto della serva” si domanda: chi avversa quel che dice la Chiesa? Guarda caso, gli stessi di prima: Rosa nel Pugno, Comunisti rifondatori e italiani, Verdi, il partito di Di Pietro e Diessini, dunque – ancora – il grosso del centro-sinistra. Convengono, invece, con la Chiesa, salvo eccezioni marginali, parte della Margherita e l’Udeur (centro-sinistra) e Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lega Nord, Udc e Democrazia Cristiana (centro-destra). Metto in conto anche questo.

Procediamo. Grazie al Concordato, lo Stato paga gli insegnanti di religione. In più, meritoriamente, il governo di centro-destra li ha immessi in ruolo, equiparandoli ai loro colleghi. Perché negarlo?: è una novità importante, della quale sono contento. Bene, il mio “conto della serva” annota: chi si è lamentato di questa decisione favorevole a noi cattolici (e non solo), chi vuole dare un colpo all’opera educativa della Chiesa in Italia?

Guarda caso, sempre loro: radicali e socialisti della Rosa nel Pugno, Comunisti di Bertinotti e di Diliberto, Verdi, “Dipietrini” e buona parte dei Diessini, tutti nello schieramento di centro-sinistra. Non così lo schieramento di centro-destra.

Lo so, a qualcuno, specie se cattolico della specie “adulta”, tutto questo spiacerà, ma a me, che son come la serva, interessa sapere come stanno le cose. E prenderne nota!

Qui mi fermo. Lo spazio è poco, la lista è lunga, i lettori la completeranno. I “conti della serva” sono arrivati alla riga e urge una decisione.

Ai miei “due conti della serva” non sfugge un fatto: ogni qualvolta – sì: ogni qualvolta! – si prospettano misure conformi alle indicazioni della Chiesa (su vita, famiglia, eutanasia, educazione, 8 per mille, Concordato, fecondazione assistita, ingegneria genetica, insegnamento della religione, sostegno alle scuole private, etc.), sempre – dico sempre! – la contestazione, l’avversione, gli ostacoli, le prese di distanza, le grida d’allarme e perfino l’astio emergono nelle forze del centro-sinistra. Non di tutte, ma della gran parte.

Che cosa fa una serva che non vuole farsi male? Vota per questa gente? Guardate che le mancherà la laurea, non il buon senso. Sarà ignorante, non sciocca. Non avrà diploma, ma ha il cervello. E capisce cosa le conviene: che vinca il centro-destra. Bene, io, da cattolico, la penso come lei.