Una visione marxista del mondo dietro gli assegni governativi

Tradizione Famiglia Proprietà newsletter 16 Dicembre 2021 

I programmi del governo non possono risanare famiglie spezzate e comunità distrutte. Solo una rigenerazione morale di valori non economici può farlo. Le devastazioni cagionate dalla solitudine, dalla disperazione e dal suicidio devono essere affrontate riempiendo i vuoti spirituali che incombono sulla vita delle persone e non emettendo assegni governativi.

di John Horvat (*)

Infuria la lotta sull’ultimo pacchetto di spesa. I democratici sono intenzionati a versare ancora altri 2 trilioni di dollari nei loro progetti speciali. Sono pronti a tassare e a ipotecare il futuro per farlo.

Molti americani che lottano per arrivare a fine mese non capiscono perché il governo stia spendendo soldi che non ha. Con l’inflazione già alta e la disoccupazione molto bassa, non riescono a vedere la logica dietro tali misure. Ma la logica dietro la legge sulla spesa è semplice anche se difettosa. David Brooks del New York Times riassume così il ragionamento. Dice: “Eravamo diventati un paese che si divideva in due nazioni, una altamente istruita e ricca e l’altra lasciata indietro. I divari economici hanno ulteriormente infiammato i divari culturali e sociali, creando un’atmosfera di intensa polarizzazione, ostilità culturale, alienazione, amarezza e risentimento”.

La soluzione della sinistra è anche quella semplice ma difettosa. Cioè, mettere il turbo all’economia con i dollari delle “infrastrutture”, la porcata del New Deal verde e i programmi governativi. Il denaro riempirà il vuoto facendo sparire la polarizzazione e tutti gli altri mali. Mentre la mostruosa legge contiene altre componenti tossiche, i suoi promotori la smerciano da questa prospettiva economica.

Una visione del mondo attraverso un prisma economico

Per capire perché il ragionamento dietro la legislazione è difettoso, va analizzata la visione del mondo che esprime. Coloro che promuovono questa legge vedono il mondo principalmente attraverso un prisma economico. La loro analisi sostiene che le disuguaglianze economiche possono spiegare tutti i problemi. La società può essere nettamente divisa tra coloro che hanno soldi e coloro che non ne hanno. La mancanza di denaro lascia necessariamente le persone in uno stato di oppressione, risentimento e polarizzazione. Le strutture sociali che causano disuguaglianza devono essere sradicate e sostituite con quelle che non lo fanno.

La soluzione proposta, ma imperfetta, manda un chiaro messaggio: Il denaro comprerà la felicità. Il denaro – “denaro gratis” – risolverà tutti i problemi di risentimento. Il denaro ottenuto da tasse più alte sui ricchi comprerà la prosperità. Il denaro, sempre e sempre di più, soffocherà tutte le disuguaglianze. Spendete con coraggio. Spendete rapidamente. Spendete in modo disinibito. Non preoccupatevi dei dettagli; alla fine tutto andrà bene.

Questa è la visione del mondo dei democratici americani così ben descritta da David Brooks.

L’economia non è il prisma più importante

Questa è anche la visione del mondo marxista. Marx vedeva tutto attraverso il prisma economico, e il suo materialismo dialettico insegnava che la storia è definita dalla lotta di classe tra chi possiede e chi non possiede. Tutti i problemi possono essere ridotti a strutture economiche che il governo deve cambiare per promuovere la disuguaglianza. Il cambiamento sistemico toglierà ai ricchi e darà ai poveri. La visione del mondo marxista è sbagliata.

Pur essendo uno strumento prezioso, l’economia non è il prisma più importante. Essa non determina la felicità o risolve tutti i problemi. Insistere che solo queste cose contano è ridurre l’uomo al livello degli istinti animali. Il problema dell’interpretazione marxista di Brooks della legge sulla spesa è la sua focalizzazione sui mezzi materiali e la sua negazione di una realtà superiore. Riduce tutto alla materia. Tuttavia, ” Non di solo pane vivrà l’uomo”, dice la Scrittura (Luca 4, 4).

Un lato spirituale e superiore

Questa visione del mondo materialista si scontra inevitabilmente con la visione cristiana del mondo che dà l’impronta al pensiero e alla civiltà occidentale. La visione cristiana del mondo insegna che ogni individuo ha un’anima che è spirituale, superiore alla materia e orientata alle verità trascendentali. Anche oggi, la visione conservatrice del mondo mantiene resti di questa prospettiva, che fu ben formulata a suo tempo da Barry Goldwater, quando affermò che ogni persona è una “creatura spirituale con bisogni e desideri spirituali”.

Questo lato superiore della natura umana è ciò che rende tutte le persone uniche e stabilisce la loro dignità. Dà origine ad attività e scienze politiche, sociali, culturali e religiose che si elevano al di sopra del mero sostentamento economico materiale. Questi soggetti si rivolgono ai bisogni spirituali dell’umanità e alla fine puntano alla salvezza eterna di ogni persona.

Quando prevale una visione economicista, l’umanità viene sminuita. “Il grande spettacolo della storia divenne così riducibile agli sforzi economici degli individui e delle classi”, scrive Richard Weaver riferendosi a questa ossessione materialista, e continua: “L’uomo creato a immagine divina, il protagonista di un grande dramma in cui la sua anima era in gioco, è stato sostituito dall’uomo animale che cerca e consuma ricchezza”.

Una crisi morale di proporzioni enormi

Quando prevale solo l’economia, una visione fredda e senz’anima della società prende il controllo. Manca il calore delle relazioni familiari e comunitarie che danno un senso alla vita. Non c’è spazio per gli ideali superiori che conferiscono uno scopo alla vita. La gente non può affrontare le inevitabili sofferenze da cui nessuno sfugge. La vita delle persone va in pezzi. Le lezioni della postmodernità hanno rivelato che i problemi più critici oggi non sono economici ma morali. Anche se il denaro può comprare il piacere, non può acquisire o determinare la felicità. Ecco perché l’infelicità si trova in ogni classe sociale, compresi coloro che sono estremamente ricchi.

I programmi del governo non possono risanare famiglie distrutte e comunità in frantumi. Solo una rigenerazione morale di valori non economici può farlo. Le devastazioni della solitudine, della disperazione e del suicidio devono essere affrontate riempiendo i vuoti spirituali che incombono sulla vita delle persone e non emettendo assegni governativi. Solo Dio può soddisfare i desideri eterni dell’anima. Di fronte a questo grande bisogno, i trilioni di dollari proposti sono nulla.

Il nemico è la visione marxista del mondo

Così, come tutti gli sforzi ispirati dal marxismo, il pacchetto governativo di spesa è destinato a fallire. Probabilmente genererà una successione infinita di simili misure, portando la nazione alla bancarotta e alla rovina. La soluzione ai problemi che creerà sarà sempre più socialismo… coronato dalla più abietta povertà e miseria.

La crisi attuale rappresenta uno scontro di visioni del mondo. Certo, i progetti socialisti di stimolo devono essere contrastati. Più importante, tuttavia, è che questa visione del mondo materialista, disumana, atea e marxista che distorce la realtà e danneggia le anime deva essere respinta.  

(*) John Horvat II è uno studioso, ricercatore, educatore, oratore internazionale e autore del libro Ritorno all’Ordine, nonché autore di centinaia di saggi pubblicati. Vive a Spring Grove, Pennsylvania, dove è vicepresidente della Società Americana per la difesa della Tradizione, Famiglia e Proprietà.

Fonte: The Imaginative Conservative, 28 Novembre 2021. Traduzione a cura di Tradizione Famiglia Proprietà – Italia