Notizie dal Libano

oui pour la vieI poveri del libano n 2-Maggio 2011

Notiziario di un gruppo di volontari libanesi membri di “Oui pour la vie“, legalmente riconosciuta in Libano, operanti a Damour nel Centro-Sud del Libano in favore dei più poveri

padre Damiano Puccini
(pdamianolibano@gmail.com)

Nell’attuale momento di crisi dei regimi medio-orientali chiediamo a Dio il dono della pace. Per i più poveri che assistiamo, ora con maggior difficoltà, non manchi mai da parte di tutti il dono della provvidenza.

Due fratelli palestinesi musulmani del campo Ain El Hleweh di Sidone, avevano partecipato al massacro dei cristiani di Damour nel gennaio 1976. Uno dei fratelli era morto in un incidente stradale e dopo qualche anno, l’altro era partito per l’America lasciando la mamma sola. Per motivi che nemmeno lui ricorda, per molti anni non si occupò più di sua madre.

Dopo un lungo periodo si ricordò di lei e preso dal rimorso decise di venire a visitarla per manifestarle il suo pentimento. Ritornò in Libano per incontrarla e domandarle perdono; la cerco ovunque, ma invano. Riuscì a sapere, tuttavia, che durante la sua assenza, i suoi cugini e gli amici avevano abbandonato la mamma e, vedendola sola, l’avevano derubata di tutto fino addirittura a occuparne la casa. Dopo alcuni mesi di indagine, lui ritrovò sua madre ospite nella casa di un cristiano di Damour, che l’aveva accolta.

Lui e suo fratello avevano ucciso molti cristiani del paese, in una maniera veramente atroce, obbligandoli a entrare dentro un forno e accendendo poi il fuoco. Nonostante questo lui rimase stupefatto nell’aver visto che sua madre conduceva una vita dignitosa. Allora si e’ messo a piangere e si e’ inginocchiato davanti alla famiglia che aveva accolto la mamma, riconoscendo la colpa sua e quella di suo fratello.

Una ragazza di 19 anni era obbligata da suo padre, cristiano ma molto conservatore, a sposarsi con un libanese emigrato in Canada. Nonostante tutte le suppliche della giovane, il padre insisteva per il matrimonio. Da un punto di vista legale, la donna non sarebbe stata obbligata a sottomettersi, ma secondo le tradizioni ed i costumi di certe regioni libanesi, la ragazza doveva accettare la persona scelta dal padre.

Vedendo che non aveva alcuna scelta, la giovane fugge di casa per cercare aiuto presso la nostra organizzazione di “Oui pour la Vie”. I volontari si impegnano molto per aiutarla a uscire dal suo problema. Per caso, uno dei nostri collaboratori, conosceva l’uomo al quale il padre voleva darla in sposa, perchè era vicino alla sua famiglia. Dopo le ricerche, si sono accorti che si trattava di uno spacciatore di droga, che addirittura aveva avuto anche di nascosto dei figli con un’altra donna.

Quando il padre della ragazza ha saputo questa verità, si é pentito di aver fatto pressioni su sua figlia, ed e’ diventato, a oggi, uno dei benefattori che aiutano l’organizzazione.

Un appello

Sottolineiamo tra le varie situazioni, quella di Roy, un giovane di 18 anni. Suo padre ha abbandonato la famiglia e la mamma si occupa di pulizie nelle case. Lui ha anche tre fratelli più piccoli (le spese scolastiche sono sempre difficili da sostenere per questi piccoli).

Chiediamo a tutti l’aiuto, per permettere a Roy di iscriversi all’università (in Libano, altrimenti, il suo diploma di scuola superiore non apre possibilità di lavoro) Roy e’ molto responsabile negli studi e nei riguardi della sua famiglia e si impegna in piccoli lavoro per trovare il sostentamento quotidiano; è un membro attivo della nostra associazione “Oui pour la Vie” e vive con serietà lo spirito di penitenza che contraddistingue i nostri volontari nella condivisione del loro necessario anche con i poveri dei gruppi nemici e nel servizio offerto sempre con il sorriso.

Se Roy non accede all’università si aprirà prossimamente per la sua famiglia, come é già avvenuto per altri suoi parenti, la terribile prospettiva dell’emigrazione all’estero.

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Chi è interessato a maggiori informazioni o a conoscere le modalità per una testimonianza in Italia o un contributo in favore della nostra opera può inviare un sms al 333/5473721 o un email a:info@ouipourlavielb.com. L’email per rispondere a questo messaggio è pdamianolibano@gmail.com.