Orsola

“cercate ogni giorno il volto dei santi e traete conforto dai loro discorsi”

[Didaché IV, 2; CN ed., Roma 1978, pag. 32].

Sant'Orsola

di Rino Cammilleri

Questa santa, veneratissima specialmente nell’Europa settentrionale, era figlia di un re bretone e visse in un’epoca imprecisata. Orsola, cristiana, si era segretamente consacrata a Dio, ma a un certo punto venne richiesta in sposa dal figlio di un re confinante, il quale era per giunta pagano. Poiché si trattava di un matrimonio politico che avrebbe scongiurato una guerra, c’era poco da fare.

Orsola, costretta ad accettare, chiese una dilazione di tre anni. Scaduto il termine, però, fuggì. Narra la tradizione che se ne andò con una flotta di undici navi insieme a undicimila compagne. Quasi sicuramente si tratta, però, dell’errore di un copista. E’ più plausibile che le sue compagne siano state solo undici. Il gruppo sbarcò in Germania, con l’intenzione di recarsi in pellegrinaggio a Roma.

Raggiunsero effettivamente Roma, ma al ritorno incapparono negli Unni nei paraggi di Colonia. Poiché resistettero al tentativo di stupro, vennero tutte trucidate. Orsola, in particolare, perì trafitta da una freccia. Fu grazie al sacrificio di queste vergini se Colonia poté essere miracolosamente salvata dai barbari invasori. Alcuni nomi di queste martiri ci sono pervenuti: Martha, Saula, Sambatia, Saturnina, Gregoria, Pinnosa, Palladia.

Il patrocinio di Orsola si invoca in tempo di guerra, ma anche per ottenere la possibilità di una buona morte (cioè, in grazia di Dio), di contrarre un buon matrimonio e contro le sofferenze, di qualsiasi tipo, prodotte dal fuoco. Orsola è patrona anche delle maestre, dei negozianti di tessuti e delle suore dette in suo onore Orsoline, fondate nel 1535 da s. Angela Merici

il Giornale