Notiziario di un gruppo di volontari libanesi membri di “Oui pour la vie”, associazione di volontariato con sede a Damour in Libano, legalmente riconosciuta e operante in favore dei più poveri.http://www.ouipourlavielb.com/en/mission
padre Damiano Puccini
Il Paese dei cedri ha ospitato in questi 4 anni quasi 1,6 milioni di rifugiati siriani e deve affrontare gli squilibri demografici, economici, politici, di sicurezza che questo comporta. L’Onu, che enumera solo quelli registrati, afferma che ve ne sono 1,2 milioni. A questi vanno aggiunte almeno 700 famiglie di cristiani irakeni da Baghdad, Mosul e da Erbil e decine di migliaia di palestinesi dalla Siria, oltre agli altri 400 mila presenti, per un totale in tutto di circa 2 milioni di persone, a fronte di una popolazione libanese di circa 4,4 milioni di abitanti e un Paese sempre più in difficoltà nella gestione dell’emergenza.
I profughi ci raccontano che in Siria, nonostante l’acuirsi di questo conflitto, le persone hanno ugualmente partecipato per Natale alle funzioni religiose e alle recite per bambini. I nostri volontari di Oui pour la Vie hanno moltiplicato le loro visite qua in Libano per “accompagnare Babbo Natale” che ha voluto portare ad ogni bambino un regalo personale. Grande è stato l’impegno di tutti per procurarsi doni adatti secondo le differenti età  e anche per le loro famiglie. Mariane, una dentista amica di Oui pour la Vie, che si mette spesso a disposizione gratuitamente in favore dei rifugiati e dei poveri, a proposto ai suoi bambini per questo anno di rinunciare ai regali perché a un chilometro dalla loro abitazione vivono ragazzi in mezzo al fango e senza riparo dalle intemperie e dal freddo. Tanti volontari dell’associazione e anche amici italiani, si sono comportati nel medesimo modo.
I nostri volontari di Oui pour la Vie hanno moltiplicato le loro visite qua in Libano per “accompagnare Babbo Natale” che ha voluto portare ad ogni bambino un regalo personale. Grande è stato l’impegno di tutti per procurarsi doni adatti secondo le differenti età  e anche per le loro famiglie. Mariane, una dentista amica di Oui pour la Vie, che si mette spesso a disposizione gratuitamente in favore dei rifugiati e dei poveri, a proposto ai suoi bambini per questo anno di rinunciare ai regali perché a un chilometro dalla loro abitazione vivono ragazzi in mezzo al fango e senza riparo dalle intemperie e dal freddo. Tanti volontari dell’associazione e anche amici italiani, si sono comportati nel medesimo modo.
Il nostro progetto centrale rimane sempre la cucina, come iniziativa visibile per tutti di misericordia e di perdono aperta ai bisognosi di ogni gruppo o appartenenza religiosa e etnica. Stiamo muovendo i primi passi nell’allestimento del locale e nella preparazione dei primi pasti, con tanto concorso di nuovi collaboratori. Chiediamo sempre a tutti di sostenere questo progetto e di farne pubblicità nella prospettiva di poterlo sempre ingrandire, arrivando fino a cento pasti previsti per il momento, nei due giorni a settimana di apertura.
Una tempesta di neve si è abbattuta sul Libano creando notevoli disagi per la viabilità nelle zone più isolate. Ci stiamo impegnando tantissimo per visitare le baracche più isolate e i volontari coinvolgono anche i poveri stessi nel venire a riparare le altre dimore sempre più disastrate a causa delle intemperie, a distribuire coperte, materassi e anche stivali, soprattutto per i bambini. La nostra cucina va incontro all’esigenza di far arrivare cibi caldi a queste famiglie disastrate.
Tanti auguri di un Felice 2016
________________________
Chi è interessato a maggiori informazioni o a conoscere le modalità per una testimonianza in Italia o un contributo in favore della nostra opera può inviare un sms al 333/5473721 in Italia o al 0096171509475 (Libano) o scrivere una email a: info@ouipourlavielb.com
 
		                            		                        			            	 
                
                                                                


