La società partecipativa – P.L. Zampetti

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La società dei consumi, originatasi con il New Deal americano, dopo aver disgregato il materialismo storico che è a fondamento dei partiti di ispirazione marxista, si sta dissolvendo.

Quale sarà la società del XXI secolo, la società che risponde per intero agli assillanti e anche drammatici interrogativi dell’uomo oggi?

Potrebbe essere la società partecipativa, fondata primariamente sulle capacità intellettuali e morali dell’uomo che vanno potenziate e costituiscono le vere e insostituibili centrali energetiche.

La cultura che anima questa società è lo spiritualismo storico, che trova il suo fondamento nell’Incarnazione, che dimostra come come tra partecipazione e cristianesimo vi sia un nesso inscindibile.

All’origine del gender. Quelle femministe senza sesso

genderLa Nuova Bussola quotidiana

27 luglio 2015

di Marco Respinti

Con buona pace della galassia Lgbt, la “teoria del gender” non solo esiste e fa danni, ma è documentabile, ha una storia e corre sulla bocca di certi profeti. O di certe profetesse, come la scrittrice francese Monique Wittig (1935-2003), scomparsa 80 anni fa il 13 luglio. Nella Sorbona occupata dalla contestazione del maggio 1968 fu tra le animatrici del crogiuolo da cui sorgerà il Mouvement de Libération des Femmes, un’organizzazione-ombrello che, mescolando marxismo, psicoanalisi ed ecologismo, federò il radicalismo femminista in nome del diritto alla contraccezione e all’aborto. Erano gli anni della “seconda ondata” femminista, che si caratterizzò per la forte sessualizzazione della “liberazione delle donne”.

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Silvio Dissegna, un gigante di 12 anni

Silvio Dissegnail Timone n. 24 – anno v – Marzo/Aprile

Dilaniato da un terribile cancro, affronta la vita e va incontro alla morte tra atroci sofferenze come solo i grandi santi sanno fare. La storia di un dodicenne gigante della fede cattolica. Presto beato?

 di Paolo Risso

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Giovani e nuova evangelizzazione

ciellini_meetingOsservatorio Internazionale Cardinale Van Thuân

Newsletter n.616 del 15 settembre 2015

S.E. Mons. Giampaolo Crepaldi

Tuscania, 9 agosto 2015

Sono molto contento di avere la possibilità di parlare a voi giovani. Dovete sapere che i Vescovi amano molto parlare ai giovani e stare con i giovani. Io posso testimoniarlo per me e per la mia diocesi. Ci sono, durante l’anno, dei momenti specificamente dedicati a loro ai quali partecipo molto volentieri. Sono anche sempre contento di incontrare gruppi di giovani che appartengono a qualche associazione ecclesiale o a qualche movimento. Partecipo con grande piacere alla fiaccolata della Veglia di Pentecoste che a Trieste è fatta dai giovani.

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Come combattere il difetto dominante?

combattimentoDal sito Cordialiter, martedì 15 settembre 2015

Dagli scritti di Padre Réginald Garrigou-Lagrange (1877-1964)

È estremamente necessario il combatterlo perché è il principale nemico interiore, e quando questo è vinto, le tentazioni non sono più tanto pericolose, ma sono piuttosto occasioni di progresso. Ma questo difetto non può dirsi vinto finché non v’è un vero progresso nella pietà o nella vita interiore, fino a che l’anima non è giunta ad un vero e stabile fervore di volontà, vale a dire, a quella prontezza della volontà al servizio di Dio che é, secondo San Tommaso, essenza della vera devozione.

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Se il Sinodo si spacca a pagare è la famiglia

sinodoIl Mattino lunedì 14 settembre 2015

di Massimo Introvigne

L’assemblea ordinaria del Sinodo dei vescovi si tiene in Vaticano dal 4 al 25 ottobre sul tema della famiglia. Nei giorni scorsi abbiamo letto sui giornali notizie veramente straordinarie e titoli sparati in prima pagina su come il Sinodo si appresterebbe a rivoluzionare la dottrina della Chiesa in tema di famiglia, ammettendo il divorzio e aprendo perfino alle unioni omosessuali. Ma è proprio così?

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Joseph-Marie Cassant

“cercate ogni giorno il volto dei santi e traete conforto dai loro discorsi”

[Didaché IV, 2; CN ed., Roma 1978, pag. 32].

Joseph-Marie Cassant

di Rino Cammilleri

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Enzo Bianchi, l’«umanista ateo» getta la maschera

Enzo_BianchiLa Nuova Bussola quotidiana 14 settembre 2015

 di Antonio Livi

L’intervista apparsa su la Repubblica il 9 settembre scorso sarebbe ripetitiva e insignificante se non fosse anche il riassunto del vasto progetto politico-religioso di Enzo Bianchi (“La Chiesa del futuro”, a cura di Silvia Ronchey, il cui testo è stato tolto dal sito del Monastero di Bose e di Repubblica, ndr). Il “piccolo riformatore” piemontese ha affisso le sue “tesi” alla porta, non di una chiesetta della Germania cinquecentesca ma di un quotidiano romano la cui sede è a pochi passi dalla basilica di San Pietro.

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La per-versione costituzionalizzata

costituzioneOsservatorio Internazionale Cardinale Van Thuân – Newsletter n.615 del 10 settembre 2015

Intervento al Secondo Seminario

Mario Palmaro

VITA, FAMIGLIA E SOCIETA’

TRA BIOETICA E DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA

Comitato Verità e Vita – 4 settembre 2015, Castelletto di Brenzone (Vr)

 di Stefano Fontana

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Gli insospettabili paradossi del legame tra contraccezione e aborto

contraccettiviIl Foglio 26 ottobre 2005

 Assuntina Morresi e Eugenia Roccella

Meno bambini, sì, ma anche meno aborti. In Italia il ricorso all’aborto è in calo da anni: più sensibilmente se guardiamo i numeri assoluti, molto meno se si considera il rapporto tra gravidanze interrotte e gravidanze portate a termine. La tendenza italiana sembra confermare che la diffusione dell’informazione sessuale, l’abitudine all’uso di anticoncezionali, l’emersione dell’aborto dalla clandestinità grazie a una legge abbastanza buona (1), abbiano prodotto il risultato sperato.

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