Meglio "Amerikano" che "Dhimmi"

dhimmiArticolo pubblicato su Il Corriere del Sud
n. 4/2002; 16 – 28 febbraio

Soltanto il cardinale Ratzinger aveva lanciato il grido di allarme, definendo giustamente il socialcomunismo come “la vergogna del nostro paese”

di Domenico Bonvegna

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Il prezzo della libertà

war_endArticolo pubblicato su Tempi n. 18
 29 aprile 2004

Mentre l’Europa si culla nell’utile mito che la liberazione dal nazifascismo sia opera della “resistenza” la storia ci ricorda che il totalitarismo è un nemico implacabile da affrontare con determinazione

di Newbury Richard

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Arma di guerra

Tratto dal Sito ufficiale di Olavo de Carvalho: http://www.olavodecarvalho.org/

Articolo on-line originale in portoghesehttp://www.olavodecarvalho.org/semana/040520fsp.htm

Articolo pubblicato in Folha de S.Paulo, 20 maggio 2004

di Olavo de Carvalho

guerra_asimmetrica

Dal tempo della guerra di Algeria (1954-1962), l’idea di “guerra asimmetrica” è diventata il principio che orienta la strategia anti-occidentale. Ispirato al “combattimento indiretto” di Sun Tzu, la cui “Arte della Guerra” già circolava in edizioni ufficiali nell’ URSS e nei suoi paesi satelliti negli anni ’50, il concetto è, essenzialmente, quello di una lotta nella quale uno dei due lati non ammette freni di nessun genere: può fare quello che vuole e perfino usare come arma gli impegni morali, giuridici e sociali che legano le mani dell’avversario.

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La destra vera

Bastigliadi Marco Respinti

Una sola è la Destra, e vi appartengono tutti coloro che la Religione, il bene e la gloria dello Stato hanno in mira“: con queste parole il conte Clemente Solaro della Margherita (1792-1869), ministro degli Esteri del regno di Sardegna e consigliere privato di re Carlo Alberto – uomo politico e storico che nacque mentre in Francia iniziava il Terrore giacobino e che scomparve a Regno d’Italia proclamato, quasi alla vigilia della breccia di Porta Pia – inquadra sinteticamente e programmaticamente un’intera visione del mondo, a cui – idealmente – dà glossa adeguata lo scrittore e uomo politico spagnolo Antonio Aparisi y Guijarro (1815-1872): “Vengo da molto lontano, ma vado molto avanti. Voglio conservare i princìpi immortali dei nostri padri, il fuoco sacro della società. Ricevo l’eredità dei nostri padri con beneficio di inventario; il buono è mio, il male lo scarto; ma anche quando hanno sbagliato, voglio imitare i figli buoni di Noè che coprirono pietosamente le nudità del loro padre, senza dimenticare gli errori per non cadere in essi”.

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La destra e la sinistra

pallacorda

I delegati degli Stati generali riuniti nella sala della pallacorda

IV incontro di formazione politica

(15 giugno 1992)

relazione di Andrea Gasperini

(trascrizione da audiocassetta,  rivista dall’autore)

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Darwin in pasto all’ideologia

DarwinArticolo pubblicato su Avvenire del 12 luglio 2005

Teologi e scienziati a confronto dopo l’intervento di Schönborn. Tanzella-Nitti: «Negli States c’è fondamentalismo ateista». Facchini: «Parlare solo di caso non è scientifico» Galleni: «L’evoluzione è il progetto di Dio»

di Luigi Dell’Aglio

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Giovannino il sovversivo

Giovanni GuareschiIl Foglio 9 luglio 2005

“Non muoio neanche se mi ammazzano”. Guareschi contro tutti

di Francesco Agnoli

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Così parlò Faye

Guillaume_Faye,

Guillaume Faye

Il Foglio 9 luglio 2005

Gli scenari dell’apocalisse annunciati da un pensatore di destra profetico (e pagano)

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Rigenerare i nostri valori non certo smorzarli

islam_occidenteAvvenire 9 luglio 2005

Piero Gheddo

 Leggendo i commenti all’attentato terroristico di Londra, si è presi da un certo angoscioso stupore: lo sdegno contro i criminali attentatori si spreca, ma gli appelli per una maggior vigilanza e fermezza lasciano il tempo che trovano; c’è sbalordimento, come se attentati del genere non fossero ormai abbastanza comuni, da New York a Madrid, da Bali a Casablanca, da Istanbul a Londra, ecc.

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Il Papa e il tabù anticristiano

attentato_LondraCorriere della Sera 9 luglio 2005

di Pierluigi Battista

Papa Ratzinger ha comunicato qualcosa di profondamente e disperatamente vero nella sua parziale autorettifica di ieri. A poche ore dagli attentati di Londra aveva (sembra) interpretato quella follia stragista come una truce manifestazione di aggressività «anticristiana». Poi, saggiamente, ha attenuato la portata dirompente di quella prima dichiarazione con la calibrata sostituzione dell’esplicito «anticristiano» con un più vago e morbido «barbarico». Una prova di sapienza diplomatica, un gesto di prudenza, una correzione necessaria per non contribuire all’incendio dello «scontro di civiltà» tra il mondo cristiano e lo jihadismo islamista.

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