Cristianità n. 209-210 (1992)
[“Sulla rappresentanza politica” IV]
José Pedro Galvão de Sousa
Lug 17
Cristianità n. 209-210 (1992)
[“Sulla rappresentanza politica” IV]
José Pedro Galvão de Sousa
Lug 17
Nel “[…] clima di “crisi” che attualmente investe […] le istituzioni pubbliche […] sulle quali la convivenza umana si fonda” (Giovanni Paolo II, Discorso ai partecipanti alla prima sessione della Conferenza permanente del Ministero dell’Interno della Repubblica Italiana su La cultura della legalità, dell’8-7-1991, n. 1, in L’Osservatore Romano, 8/9-7-1991), i paragrafi da 1 a 5 del secondo capitolo dell’opera Da representação política, Saraiva, San Paolo 1972, pp. 15-33. La traduzione è redazionale.
Cristianità n. 205-206 (1992)
[“Sulla rappresentanza politica” I]
José Pedro Galvão de Sousa
Lug 17
Nel “[…] clima di “crisi” che attualmente investe […] le istituzioni pubbliche […] sulle quali la convivenza umana si fonda” (Giovanni Paolo II, Discorso ai partecipanti alla prima sessione della Conferenza permanente del Ministero dell’Interno della Repubblica Italiana su La cultura della legalità, dell’8-7-1991, n. 1, in L’Osservatore Romano, 8/9-7-1991), i paragrafi da 5 a 12 del secondo capitolo dell’opera Da representação política, Saraiva, San Paolo 1972, pp. 33-53. La traduzione è redazionale.
Cristianità n. 207-208 (1992)
[“Sulla rappresentanza politica” III]
José Pedro Galvão de Sousa,
Lug 17
Nel “[…] clima di “crisi” che attualmente investe […] le istituzioni pubbliche […] sulle quali la convivenza umana si fonda” (Giovanni Paolo II, Discorso ai partecipanti alla prima sessione della Conferenza permanente del Ministero dell’Interno della Repubblica Italiana su La cultura della legalità, dell’8-7-1991, n. 1, in L’Osservatore Romano, 8/9-7-1991), il primo capitolo del saggio Da representação política, Saraiva, San Paolo 1972, pp. 1-13. La traduzione è redazionale.
Cristianità n. 204 (1992)
[“Sulla rappresentanza politica” I]
José Pedro Galvão de Sousa
Lug 17
Articolo pubblicato su il Giornale
5 marzo 2004
di Massimo Introvigne
Che cosa c’è dietro le bombe lanciate contro gli sciiti in Irak? Le vecchie faide fra sciiti e sunniti sono solo parte della storia, e anche la griglia di lettura che vede gli sciiti – cioè il sessanta per cento degli iracheni – divisi in «moderati» e «fondamentalisti» non è sufficiente.
Lug 17
“Sono combattenti arabi entrati in Iraq, pagati dai movimenti integralisti di paesi vicini o forse addirittura dai rispettivi governi”. Un’intervista con l’astro emergente della Chiesa caldea
di Sandro Magister
Lug 17
Articolo pubblicato su M.E.M.R.I Inchieste & Analisi dell’11 febbraio 2004 N°161
(Serie Biografie della leadership irachena)
Lug 17
Articolo pubblicato su Tempi
Numero: 12 – 20 Marzo 2003
Perché l’America è decisa ad andare a Baghdad. E perché Francia, Germania e Russia non ci andranno. Il tutto in una biografia di Saddam. Ecco il dossier del direttore del Sunday Telegraph che spiega il punto di vista di Blair e di Bush
di Newbury Richard
Lug 17
dal New York Post, 18 luglio 2003
Aprendo quasi ogni pubblicazione Americana o Europea in questi giorni si e’ tempestati da sgradevoli notizie su quanto sia “orribile” la situazione in Irak, e sulla difficoltà, se non incapacità degli USA di controllare la situazione nello sforzo di ricostruzione post-bellico. A tutto ciò – viene detto – si aggiunge tragicamente la dolosa esagerazione della minaccia irakena compiuta da Bush e Blais. Possono aver vinto la guerra ma stanno perdendo la pace.
Lo scrittore e giornalista iraniano Amir Taheri, esperto di Medio Oriente, ha passato diversi giorni sul suolo irakeno la scorsa settimana accertando che la realtà e’ completamente diversa da quanto ovunque rappresentato sui nostri media.
Segue un resoconto di prima mano su un Irak che sta rapidamente progredendo in ogni aspetto della vita, da quello politico a quello economico e culturale. Un Irak dove la gente, sebbene comprensibilmente scettica dopo decenni di tirannia, e’ nondimeno piena di speranza e grata per la propria liberazione.
Gli editori del New York Post