Articolo pubblicato su Il Giornale del 30 ottobre 1992
Nato a Parigi un gruppo di 1.632 scienziati «fustigatori» degli ecologisti
Il buco dell’ozono, l’effetto serra, la minaccia dell’olocausto nucleare? Tutte baggianate. O più esattamente «pericoli immaginari» agitati e strumentalizzati dagli «ecoterroristi» verdi fuori e rossi dentro come i cocomeri, che se ne servono per inseguire un loro oscuro disegno, spaventare la gente e destabilizzare le democrazie industriali. Ma adesso, finalmente, c’è chi reagisce: a parte le pesanti accuse scagliate dal filosofo francese Luc Ferry, che nel suo velenoso saggio «Le nouvel ordre écologique» ha definito i Verdi «econazisti» e «nopotini di Hitler», la controffensiva più serie viene da un ambiente davvero insospettabile, quello dei luminari scientifici.