di Vittorio Messori
Le molte cose –libri, articoli, interviste– di Sergio Romano si leggono con gusto e, non di rado, con ammirazione: i problemi storici più complessi sono presentati con linguaggio elegante e piano, in una sintesi che non è mai semplificazione. Certo: un cattolico trova in lui un interlocutore critico, magari un’antagonista. Ma, tra tante sciatterie, è un sollievo poter confrontarsi con quest ’ultimo rappresentante della “Destra Storica“ risorgimentale che conosce bene (oltre alla buona educazione) i problemi e non trucca le fonti. E’ in questa linea anche l’ultimo libro di Romano che ha per titolo un ritocco malizioso della celebre frase attribuita a Cavour (mentre è di Charles de Montalembert): Libera Chiesa. Libero Stato?