Poligamia e dignità umana

poligamiaOsservatorio Cardinale Van Thuan Newsletter n.516 del 1 luglio 2014

Pubblichiamo una nostra traduzione dell’intervento di Carson Holloway suPublic Discorse del The Wintherspoon Institute dal titolo “Polygamy ad Human Dignity”. L’apertura al matrimonio tra persone dello stesso sesso porta logicamente anche ad altre forme di superamento del matrimonio monogamico eterosessuale. Una di queste è la poligamia. In Inghilterra essa è già tollerata per la popolazione musulmana e anche in America i liberals spingono per un suo riconoscimento. In questo articolo Holloway non si sofferma sulle grandi questioni di principio relative alla poligamia, ma affronta il tema sulla base di un buon senso concreto.

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Poligamia e dignità umana

di Carson Holloway

Traduzione dall’inglese di Benedetta Cortese

I conservatori hanno da tempo previsto che la ridefinizione del matrimonio tramite le unioni di persone dello stesso sesso prepara la strada per una ulteriore ridefinizione che comprenda la poligamia. Alcuni liberals hanno già fatto del loro meglio per realizzare questa previsione, sostenendo che la questione del matrimonio tra persone dello stesso sesso è ormai chiusa e iniziando a sostenere la normalizzazione dei matrimoni plurimi. Io non penso che il tema del matrimonio omosessuale sia chiuso. Comunque, dato che molti liberali hanno iniziato a difendere la poligamia, i conservatori che vogliano preservare la nostra eredità morale devono pensare quali argomenti adoperare per mettere in guardia da questo ulteriore passaggio.

I sostenitori del matrimonio coniugale incontrano qui una difficoltà, perché sembra più difficile porre un argomento contro la poligamia che non contro i matrimoni omosessuali. L’argomento contro il matrimonio omosessuale sostiene che il matrimonio è per natura propria orientato alla procreazione. Dato che ciò non si può dire per le unioni omosessuali, l’argomento funziona e non ha senso equipararle al matrimonio. Questo stesso argomento, però, non si può usare – o almeno non con la stessa facilità – per opporsi ai matrimoni poligamici. Dopo tutto, dato che questi matrimoni sono eterosessuali, essi possono essere ordinati alla procreazione.

Senza negare la possibilità di un forte argomento di principio contro la poligamia – un argomento fondato sulla natura della sessualità umana e le sue naturali finalità – vorrei provare a esporre un argomento di tipo prudenziale contro di essa.

Un argomento prudenziale contro la poligamia

La normalizzazione della poligamia demolirebbe il nostro impegno per la dignità umana, l’idea che ogni essere umano è un fine in se stesso e non semplicemente un mezzo per gli scopi di altre persone.  Questo impegno per la dignità umana è una pietra miliare della nostra civiltà. Non possiamo approvare la poligamia senza mettere in pericolo qualcosa che sia la destra che la sinistra concordemente considerano patrimonio della nostra civiltà, qualcosa che ambedue le parti vogliono conservare, ma che risulterebbe sminuita o addirittura perduta se le fondamentali istituzioni del matrimonio e della famiglia venissero maneggiate senza la dovuta cura.

Possiamo cominciare con la semplice osservazione che, storicamente, le società poligamiche non si sono particolarmente evidenziate per il loro rispetto della dignità umana. So bene che una correlazione non è una causa, e la loro carenza di sensibilità per la dignità umana, così come viene intesa nelle moderne società occidentali, può avere altre cause. Inoltre, le società poligamiche sono in genere società premoderne, le quali non hanno per la dignità umana il rispetto che noi ci aspettiamo oggi.

Siamo così indotti a chiederci se ci sia un argomento che dimostri che la poligamia è necessariamente in tensione con la dignità umana, così che se essa dovesse diventare normale dovremmo ragionevolmente aspettarci che verrà eroso il nostro impegno per la dignità umana. Quanto segue è un abbozzo di una simile argomentazione.

Una società poligamica preferisce uomini con molte mogli (poligamia) piuttosto che donne con molti mariti (poliandria). L’esperienza insegna – con la conferma dei dati dell’evoluzione della natura umana – che gli uomini sono più inclini delle donne alla promiscuità sessuale, mentre le donne sono più portate a cercare una stabile partnership sessuale. Mentre alcune rare condizioni sociali possono favorire la poliandria e poche persone possono sceglierla in circostanza ordinarie, ci si può aspettare che dove è permessa la poligamia le inclinazioni naturali degli uomini delle donne produrranno come effetto la poligenia.

Un’altra conseguenza di una società di questo genere è che molti uomini non sono in grado di trovare moglie. Dato che formare una famiglia costa e una famiglia con più mogli richiede molte risorse, la poligamia tenderà a beneficiare i ricchi, che potranno permettersi di avere molte mogli a svantaggio dei più poveri che non saranno in grado di trovare neanche una moglie.

I liberals dicono di essere impegnati contro la crescente ineguaglianza economica. Se sono tentati di favorire la poligamia, dovrebbero verificare se essa non rafforzi l’ineguaglianza per cui uomini ricchi hanno un maggiore accesso a dei beni umani di base come sono il matrimonio e la famiglia. Dovrebbero anche chiedersi se, consentendo simili situazioni, non si inizi a minare il nostro impegno per l’eguale dignità di ogni essere umano .

Paternità e dignità umana

A parte la questione della ineguaglianza, dobbiamo anche chiederci come la poligamia influenzi la consapevolezza degli uomini per la dignità umana. Ci sono, naturalmente, molte esperienze che insegnano agli uomini ad apprezzare la dignità degli altri esseri umani. Una delle più forti è la paternità dentro il matrimonio. Qui un uomo incontra altri esseri dei quali è assolutamente obbligato ad occuparsi, ma che non sono in nessun senso una sua proprietà e che sono chiamati a condurre le loro vite autonomamente, con le loro ambizioni e fini. I suoi figli sono dei fini in se stessi, non strumenti a sua disposizione, ma ugualmente hanno diritto alle sue cure ed attenzioni.

L’esperienza viscerale della dignità umana attraverso la paternità non è facilmente confinabile nell’apprezzamento per il proprio figlio. Non ci vuole molta immaginazione perché il padre capisca che la cura per i loro figli da parte dei suoi amici è uguale a quella che egli nutre per il suo. Anche quei bambini sono dei fini in se stessi e meritevoli del suo impegno e della sua protezione, anche se non con lo stesso grado di intensità dei figli suoi. Questa è l’esperienza non solo dei padri eccellenti, ma anche di quelli solo decenti o addirittura mediocri. Il ruolo che essi assumono rafforza la loro umanità mentre rafforza il loro rispetto per l’umanità degli altri.

L’estensione della poligamia priverà molti uomini di queste esperienze e minerà la loro comprensione del rispetto della dignità degli altri esseri umani. Non avendo dei figli su cui fare affidamento, e non avendo una mamma dei loro figli che pure abbisogni del loro supporto ed assistenza, essi non avranno nessun altro essere umano a cui essere profondamente attaccati.

E’ difficile che si apprezzi la dignità degli altri senza avere il senso della propria dignità. Se gli uomini non possono essere padri e mariti, perdono una opportunità per realizzare la loro stessa dignità mediante l’assunzione di importanti e nobili responsabilità. Senza la paternità, molti uomini non hanno molto altro di importante da fare; essi si limiteranno a lavorare per vivere e a intrattenere se stessi.

Naturalmente, si possono trovare occasioni per servizi dignitosi senza essere padri. Nella maggior parte dei casi, però, la paternità è la strada attraverso cui gli uomini guadagnano il rispetto di se stessi che deriva dal compiere i doveri verso coloro che dipendono da loro e dalle loro virtù. Un uomo così impara di essere fatto per qualcosa di più nobile del piacere. Questo è cruciale per la sua comprensione che la stessa cosa avviene per gli altri.

La poligamia aumenta l’ineguaglianza economica e di genere

Privando alcuni uomini di avere la possibilità di sposarsi, la poligamia indebolisce anche il loro senso della dignità delle donne. E’ prevedibile che molti uomini che non potranno sposarsi si rivolgeranno alla prostituzione o alla pornografia, che non sono certo una scuola di rispetto delle donne. Piuttosto il contrario: insegnano agli uomini a vedere le donne solo come strumenti del piacere maschile.

Queste sono le conseguenze negative per i maschi poveri circa l’apprezzamento della dignità umana. Ma gli effetti negativi si fanno sentire anche al polo opposto. Il ricco che può avere molte mogli può ancora avere accesso alle esperienze della paternità, ma non nello stesso modo della monogamia. Senza dubbio l’esperienza di gioia intima per i suoi figli è rafforzata nel matrimonio monogamico per il limitato numero dei figli. Questi limiti sono considerevolmente estesi nella poligamia, e non è irragionevole pensare che il padre di un ampio numero di figli di molte mogli tende ad avere meno interesse ad essi come individui.

Né la poligamia può sostenere l’apprezzamento dell’uomo verso la dignità delle donne. La partnership sarebbe iniqua, con l’uomo che è partner di molte unioni ed ogni donna che è invece partner di una sola. Consentendo situazioni così inique – quattro donne esclusivamente dedicate ad un uomo, ma l’uomo non esclusivamente dedicato ad ognuna di esse – si diminuisce nell’uomo il senso che la donna è a lui uguale.

I difensori della poligamia potrebbe rispondere che le preoccupazioni emerse da questo articolo sono piuttosto astratte ed irreali. Dopo tutto, è difficile quantificare la crescita o la diminuzione del rispetto per la dignità umana. Questa osservazione è però sbagliata. Una cultura del rispetto per la dignità umana si mostra da sola in molti modi tangibili, ed anche la sua assenza si mostra in molte patologie misurabili. Le scienze sociali evidenziano che le società poligamiche hanno più alti indici di criminalità e di violenza domestica e più bassi tassi di investimento sui bambini e sull’ istruzione di ragazze e donne.

La nostra cultura monogamica – e la cultura della dignità umana che ne risulta – non sono indistruttibili. La poligamia, in effetti, è molto diffusa nella storia umana. Data la propensione del maschio alla promiscuità, la poligamia, in un certo senso, esprime la natura umana. Questo ci dice che, come osserva Ryan Anderson nella sua recensione al libro di William Tucker Marriage and Civilization: How Monogamy Made Us Human, la monogamia richiede grandi sforzi di civilizzazione. Le attuali richieste di normalizzazione della poligamia rappresentano un ulteriore indebolimento di questo sforzo, o una erosione delle regole sociali che sostengono la monogamia e la cultura della prosperità umana che la nutre.

Forse questi argomenti non sono precettivi. Essi sono, comunque, sufficientemente ragionevoli per mostrare la irresponsabilità di quanti desiderano ridefinire il matrimonio includendovi la poligamia. Costoro vogliono fare un grande esperimento sociale sulla pelle nostra e dei nostri figli.

I liberals tendono ad essere ambientalisti. Spesso essi ci dicono che cambiamenti anche apparentemente piccoli nell’ambiente naturale – come l’estinzione di una specie – possono avere drammatiche conseguenze per l’intero sistema. Però, essi di solito rifiutano di vedere che le stesse preoccupazioni emergono anche quando facciamo dei cambianti nella nostra società. Cambiando la definizione di matrimonio, essi pensano di completare in estensione i principi che loro pensano buoni come l’uguaglianza o la libertà sessuale. Rifiutano di riconoscere che essi stanno anche cambiando il carattere della nostra civiltà.