Manuale di autodifesa dall’aggressione gender nelle scuole italiane

gender_schoolrecepito dall’A.Ge. Cremona

Mentre avanza nelle scuole italiane l’offensiva dell’ideologia del “genere” con gli opuscoli “Educare alla diversità” e le diverse iniziative collegate, il Forum delle associazioni familiari dell’Umbria è corsa ai ripari e ha predisposto un manuale per genitori con figli da 0 a 18 anni, intitolandolo “Dodici strumenti di autodifesa dalla teoria del gender”. Indicazioni pratiche contro il rischio indottrinamento, come verificare i piani di offerta formativa prima dell’iscrizione scolastica, tenersi informati sui contenuti proposti, segnalare eventuali abusi al dirigente scolastico o addirittura denunciare, in alcuni casi, il verificarsi di veri e propri episodi di violenza privata nei confronti dei figli. Il documento è stato recepito dall’A.Ge. (Associazione Genitori) di Cremona e diffuso tra soci e simpatizzanti. Ecco i dodici punti!

Cosa fare prima di scegliere la scuola per i vostri figli

1. Prima dell’iscrizione verificate con cura i piani dell’offerta formativa (POF) e gli eventuali progetti educativi (PEI) della scuola, accertandovi che non siano previsti contenuti mutuati dalla teoria del gender. Le parole chiave a cui prestare attenzione sono: educazione alla effettività, educazione sessuale, omofobia, superamento degli stereotipi, relazione tra i generi o cose simili, tutti nomi sotto i quali spesso si nasconde l’indottrinamento del gender. Ricordatevi che i genitori sono gli unici legittimati a concordare e condividere i contenuti di una seria e serena educazione alla affettività dei per i loro figli, rispettandone la sensibilità nel contesto del valore della persona umana.

Cosa fare all’inizio dell’anno scolastico

2. Durante le elezioni dei rappresentati di classe esplicitate la problematica del gender e candidatevi ad essere rappresentanti oppure votate persone che condividano le vostre posizioni in materia. In ogni caso tenetevi informati con gli insegnanti, i rappresentanti di classe e di istituto per conoscere in anticipo eventuali iniziative formative in materia di “gender”.

Cosa fare durante l’anno scolastico

3. Controllate ogni giorno quale è stato il contenuto delle lezioni e almeno una volta a settimana i quaderni e i diari scolastici, parlandone con i vostri figli. Non siate in alcun modo pressanti verso i figli ma siate coinvolgenti e attenti al loro punto di vista, pronti a render ragione della vostra attenzione.

4. Visitate spesso il sito internet della scuola per verificare che il gender non passi attraverso ulteriori lezioni extracurricolari (es. Assemblee di istituto o altre attività straordinarie).

Cosa fare se la scuola organizza corsi sul gender per genitori o insegnanti

5. Se le lezioni sulla teoria del gender sono dirette a genitori o insegnanti, chiedete la documentazione e confrontatevi con le associazioni di genitori o col Forum delle associazioni familiari della vostra regione per verificare e valutare i contenuti proposti, spesso lontani dalle verità scientifiche.

Cosa fare se la scuola organizza lezioni o interventi sul gender per gli studenti

6. Date l’allarme! Sentite tutti i genitori degli studenti coinvolti e convocate immediatamente una riunione informale, aperta anche agli insegnanti

7. Chiedete (è un vostro diritto!) di conoscere ogni dettaglio circa chi svolgerà la lezione, che contenuti saranno offerti, quale delibera ha autorizzato tale intervento formativo, quali sono le basi scientifiche che garantiscono tale insegnamento

8. Dopo la riunione informale potrete chiedere la convocazione d’urgenza di un consiglio di classe straordinario per discutere della questione, eventualmente inviando una lettera raccomandata al dirigente scolastico e per conoscenza al dirigente dell’ufficio scolastico provinciale in cui chiedete le stesse informazioni e, qualora tale intervento non sia previsto dal piano dell’offerta formativa, chiedere che sia annullato.

9. Informate immediatamente le associazioni dei genitori del territorio e il forum delle associazioni familiari e, eventualmente, i consiglieri comunali e regionali del vostro territorio o i vostri parlamentari di riferimento. Ricordatevi che più la notizia è diffusa meglio è.

Cosa fare se la scuola vuole comunque costringere i vostri figli a ricevere educazione basata sulla teoria del gender nonostante le vostre iniziative

10. Nel caso in cui la scuola rifiuti di ascoltare ogni vostra richiesta, inviate una raccomandata al dirigente scolastico e per conoscenza al dirigente provinciale in cui chiedete che l’iniziativa sia immediatamente sospesa e comunicate che in caso contrario eserciterete il vostro diritto di educare la prole come sancito dall’art. 30 della Costituzione e che pertanto, nelle sole ore in cui si svolgeranno tali lezioni terrete i vostri figli a casa

11. Fatevi aiutare dalle associazioni di genitori o dal Forum delle associazioni familiari per ogni azione più decisa quale, ad esempio, la segnalazione al ministero di eventuali abusi oppure eventuali ricorsi al TAR oppure per la redazione di formali diffide.

Cosa fare IN OGNI CASO

12. Custodite i vostri figli, alleatevi con loro, fornite loro fin da ora un adeguato supporto formativo e scientifico in base alla loro età così da proteggerli e prepararli a fronteggiare la teoria del gender. Spiegate loro il perché di ogni vostra azione, coinvolgendoli nelle scelte della famiglia. Fate in modo che non si sentano mai soli in ogni vostra iniziativa, ma coinvolgete anche altri genitori e conseguentemente anche altri loro compagni di classe. L’unione fa la forza. Anche in questo caso.