Come rifiutare la falsa alternativa autoritarismo o anarchia?  

Tradizione Famiglia Proprietà Newsletter 12 Gennaio 2022

di Plinio Corrêa de Oliveira

Almeno da un certo punto di vista, l’intera lotta della Chiesa contro il liberalismo negli ultimi secoli può essere riassunta nel modo seguente: Diffidando degli eccessi del potere pubblico, i liberali hanno talmente diminuito il potere dell’autorità da renderla incapace non solo di fermare i crimini, ma persino di mantenere l’ordine pubblico. La Chiesa insegna che questo modo di agire è cattivo. Nessuno ha il diritto di fare il male. Quindi, qualsiasi quadro politico che privi lo Stato del potere di reprimere il male prontamente e interamente è fondamentalmente sbagliato.

Con tragica eloquenza, i fatti dimostrarono che l’insegnamento della Chiesa era giusto. Basta leggere la letteratura politica della maggior parte delle nazioni occidentali nel diciannovesimo e nei primi decenni del ventesimo secolo. Tali trattati raccomandavano di inibire e limitare il potere pubblico in modo che, incapace di contenere la marea montante dell’anarchia, allo Stato non rimanesse altra scelta che assistere alla lenta e inevitabile demolizione dell’ordine sociale.

Analizzando bene questo errore, vediamo che esso afferma che non esiste uno Stato che reprima il male senza sacrificare la libertà che hanno le persone di fare il bene. Di fronte a questo falso dilemma, il liberalismo preferisce l’anarchia al dispotismo. Così, preferisce lasciare che gli interessi pubblici scivolino lungo la rampa liberale che porta alla dissoluzione di tutta la vita sociale.

Questo falso dilemma è la questione centrale che separa cattolici e liberali. Sfortunatamente, non c’è mai stata una discussione seria sulla questione. Molti pensavano che di fronte a un’alternativa “inevitabile” tra l’eccessiva libertà e l’abuso di autorità, un liberale sostenesse automaticamente la prima mentre la Chiesa sosteneva la seconda.

Tuttavia, la Chiesa mette in dubbio il valore scientifico di questa alternativa anarchia-despotismo. Dio ha organizzato così meravigliosamente l’ordine dell’universo degli esseri inanimati e irrazionali, che sarebbe mostruoso immaginare che Egli abbia organizzato imperfettamente le cose dell’uomo. Potenzialmente, l’uomo deve avere qualità che permettano la creazione di società umane con un ordine ancora più perfetto di quello osservato tra gli esseri irrazionali, siano api o formiche. Altrimenti, l’uomo non sarebbe il capolavoro di Dio.

Poiché esiste una soluzione, la Chiesa condanna la falsa alternativa come due semplici vie verso la perdizione. Esse sono come due abissi che si aprono ai due lati. La Chiesa indica la via giusta, che non tende né all’anarchia né al dispotismo. Questa via si trova nell’ordine cristiano.

Per decenni i liberali hanno ingannato la Chiesa con queste false alternative. Il mostro liberale aveva mille facce per accogliere tutte le tendenze. Una faccia sorrideva alla Chiesa, cercando di attrarre e affascinare i suoi figli ingenui. Un’altra guardava la Chiesa con ghigno accigliato per paralizzare i cattolici timorosi. Un’altra ancora trattava la Chiesa con lo stesso sospetto, noia e risentimento con cui il Figliol Prodigo guardava verso la casa paterna quando se ne allontanava. Tutte queste manovre hanno scoraggiato la reazione dei cattolici autentici, che temevano un’apostasia di massa dei loro fratelli cattolici liberali.

Tuttavia, c’erano altre facce di questa idra. Mille altre teste si sono manifestate nell’anticlericalismo, nel libero pensiero e nell’anarchismo. Queste teste hanno assaltato chiese, profanato tabernacoli e immagini, assassinato preti, vergini consacrate, re e capi di Stato. Dal 1789 ad oggi, questa folla di nichilisti, carbonari e banditi non ha cessato di operare in diversi luoghi.

Il campo liberale ha indossato questi diversi volti per corrispondere alla grande varietà di risposte che in campo cattolico affrontavano e combattevano l’idra. Rari sono stati coloro che ne hanno percepito tutte le facce. Tra i più perspicaci, ancora più rari erano quelli che capivano che tutte queste facce non ritraevano un’esitazione interiore o una debolezza nelle tendenze della grande idra. Infatti, mentre ogni sorriso era una bugia, ogni bestemmia era vera. Nonostante tutte le sue apparenti incertezze e contraddizioni, il liberalismo era logico, inflessibile e immutabile nella sua marcia verso l’anarchia e l’ateismo.

Tutti questi volti dovevano parlare una grande varietà di lingue. Nel campo della pura dottrina, non tutto ciò che il liberalismo proponeva era necessariamente condannabile. Così, si poteva essere d’accordo con alcune affermazioni liberali senza professare implicitamente una dottrina condannata dalla Chiesa. 

Cosa fare di fronte a questa situazione? Essere d’accordo con ciò che è possibile e poi cercare di domare la bestia? O attaccarla con forza direttamente e senza esitazione?

All’epoca dell’offensiva liberale, i cattolici provarono un po’ di tutto. Tuttavia, considerando come sono andate le cose nell’Europa dell’ottocento, solo una verità emerge chiaramente. Nonostante tutti i tentativi di collaborazione cattolica, il movimento liberale si impadronì dell’Europa e raggiunse i suoi principali obiettivi. Scristianizzò e secolarizzò l’Europa, dissolse la famiglia e lo Stato e trascinò il mondo contemporaneo su una strada che lo portò a due passi dall’anarchia.

L’improvvisa sensazione di terrore causata da questa anarchia fu la forza motrice che portò alla reazione opposta cioè, al fascismo e al nazismo.

Di fronte alla falsa alternativa “dispotismo-anarchia”, i totalitaristi di ogni tipo hanno preferito l’autoritarismo come reazione all’anarchia.

Hanno visto giusto? Ovviamente no. Ancora una volta non sono riusciti ad evitare la falsa alternativa. Sono fuggiti dal liberalismo, ma sono scivolati dalla cima del dilemma al fondo dell’abisso. Non hanno capito che la soluzione non stava nello scegliere tra due abissi, ma nel cercare la via che non conduce agli abissi bensì al cielo.

Così, invece di scegliere la civiltà cristiana, la reazione contro l’anarchia ci ha portato a un altro disastro: lo Stato Moloch.

Il liberalismo e l’autoritarismo hanno una radice comune. Quando il liberalismo alla fine porta al dispotismo, di quale dispotismo parliamo? Di tutti. I colori politici non hanno importanza. Che la sua bandiera sia marrone, rossa o nera, sempre di dispotismo si tratta. Se è mite, benigno e morbido come il roseo dispotismo di un governo laburista inglese, sarà sempre dispotismo.

Il socialismo oggi, come il nazismo ieri e il liberalismo l’altro ieri, mostrano mille volti. Uno sorride alla Chiesa, un altro la minaccia, un altro ancora parla contro di lei.

L’atteggiamento dei cattolici in tutto il mondo, ma soprattutto in Europa, per contrastare questo nuovo socialismo, deve essere lo stesso di quelli che si sono opposti con successo al liberalismo nel passato. Deve consistere in una lotta risoluta, franca, inflessibile e senza paura.

Il socialismo non è un animale selvaggio che possiamo domare. È un mostro apocalittico che combina l’astuzia della volpe con la violenza della tigre. Non dimentichiamolo, per non dovere dopo imparare nel modo più duro a ricevere i suoi colpi brutali.

L’articolo precedente è stato originariamente pubblicato su Legionário il 16 giugno 1946. È stato tradotto e adattato per la pubblicazione senza la revisione dell’autore.

(Tratto da Tfp.org, 28 Dicembre 2021.Traduzione a cura di Tradizione Famiglia Proprietà – Italia)