La verità secondo il demonio. Il caso della posseduta Anneliese Michel

Tradizione Famiglia Proprietà newsletter

8 dicembre 2021

di Marco Giglio  

Molti saranno a conoscenza del film L’esorcismo di Emily Rose, diretto nel 2005 da Scott Derrickson, presentato al Festival di Venezia e più volte trasmesso in Italia da Mediaset. La pellicola è basata sul libro di Felicitas D. Goodman, The Exorcism of (Doubleday and Co., Garden City, 1981), che documenta un caso di possessione diabolica veramente accaduto in Germania tra gli anni 1975 e 1976 (1).

La storia

Anneliese Michel nacque a Leiblfing il 21 settembre 1952. Siamo nella cattolica Baviera. La sua era una famiglia molto praticante e di stampo tradizionalista. Annaliese era una ragazza solare che amava trascorrere le giornate in compagnia o suonando la fisarmonica, frequentava la Chiesa locale, recitava il Santo Rosario e seguiva incontri di preghiera. Tuttavia soffriva di una salute debole ed ebbe già in giovane età problemi ai polmoni, per i quali fu ricoverata in un sanatorio di Mittelberg.

Appena entrata al liceo iniziarono delle convulsioni fortissime. Fu ricoverata più volte in diversi ospedali, ma non ebbe mai un esito soddisfacente. Anzi, più la scienza provava a guarirla, più stava male. Dal 1969 fu in cura da un neurologo. Ebbe abbondanti cure anche da altri sette medici, senza mai nessun beneficio.

Nel 1969 Anneliese compì sedici anni. La madre notò che alcune parti del corpo si deformavano, specialmente le mani. Iniziò ad avere dei comportamenti strani: aggressività, insonnia, urla ecc. Nel 1973 incominciò a lamentarsi perché vedeva “spaventose figure diaboliche” e sentiva odori puzzolenti. Nonostante questi fenomeni, nell’estate del 1973 Anneliese superò l’esame di maturità, e in ottobre iniziò gli studi di Pedagogia e Teologia all’università di Wurzburg, dove iniziò perfino un’amicizia romantica col collega Peter Himsel, che non la lasciò mai.

Durante un pellegrinaggio in Italia con la parrocchia iniziò a parlare con voce maschile e in lingue straniere: greco antico, russo, latino, aramaico. Un odore orrendo si diffuse nel pullman, costringendo i passeggeri ad aprire i finestrini. Arrivata nel santuario della Madonna delle Rose, a San Damiano Piacentino, iniziò a urlare maledizioni e bestemmie, mentre sentiva che bruciava il pavimento.

Dopo il rientro in Germania, le manifestazioni preternaturali si moltiplicarono. Una volta Anneliese rimase immobile e acquistò un peso tale da non poter essere spostata da nessuna forza; bastò una preghiera di un sacerdote perché ritornasse normale. Di fronte a tali segni di possessione diabolica, padre Ernst Alt e padre Arnold Renz, allora superiore dei Salvatoriani, sollecitarono il vescovo di Wurzburg, mons. Josef Stangel, di procedere con l’esorcismo. Dopo una profonda riflessione, e avendo sentito i vertici della Conferenza episcopale tedesca, egli acconsentì.

Durante il primo tentativo, eseguito rigorosamente secondo il Rituale Romano, i demoni a sorpresa iniziarono a parlare senza che fosse posta loro alcuna domanda. Padre Ernst colse l’occasione per tentare di conoscere il nome di questi spiriti maligni che opprimevano il corpo e la mente della povera ragazza. Essi si presentarono con i nomi di Lucifero, Giuda, Hitler, Nerone, Caino, Legione e Fleischmann. Quest’ultimo destò stupore, perché nessuno sapeva chi fosse; poi, dopo qualche ricerca, si scoprì che Fleischmann era un sacerdote tedesco di Ettleben, donnaiolo e ubriacone, che nel 1575 era stato condannato per aggressione ed omicidio.

Furono eseguiti in totale 65 esorcismi, tra il 24 settembre 1975 e il 1° luglio 1976. Alcuni furono registrati e sono visionabili su internet, anche con sottotitoli in inglese e italiano.

Anneliese era stremata. Pungolata dai demoni, non mangiava più. Arrivò a pesare 31 chili. Aveva occhiaie profonde e denti spezzati. Nei momenti di lucidità, Anneliese pregava e si offriva come vittima espiatoria. Ecco quanto confidava al suo confessore:  “Padre, non ho mai pensato che sarebbe stato così spaventoso. Ho voluto soffrire per altre persone di modo che non finiscano all’inferno. Ma non avrei mai pensato che sarebbe stato così spaventoso, che la mia Germania avesse talmente bisogno di espiazione, che vi siano così tanti peccati e peccatori impuniti e riparati. È orribile! A volte si pensa: ‘Soffrire è una cosa facile!’ Ma diventa davvero difficile, non si riesce a fare neppure un singolo passo. È possibile immaginare come possano i demoni forzare un essere umano. Non ho più alcun controllo su me stessa. Però la Madonna non mi ha mai lasciata sola. La Mamma Santa mi ha consolato sempre e mi ha dato la forza di continuare”.

Anneliese Michel morì il 1° luglio 1976 di collasso generale con complicazioni polmonari. L’autopsia riscontrò la presenza delle stimmate, che lei aveva tenuto nascoste per umiltà. Esumata nel 1978, e poi nel 1994, il suo corpo fu trovato incorrotto. La sua morte destò stupore.

Gli ambienti liberali e progressisti mossero una campagna denigratoria, che risultò in un processo penale contro i genitori di Anneliese, di padre Alt e di padre Renz.  Questi furono condannati nel 1978 da un tribunale di Aschaffenburg a sei mesi, con il beneficio della condizionale. La sentenza, zeppa di pregiudizi anticattolici, è stata duramente criticata da autorevoli giuristi, tra cui Harald Grochtmann, giudice di Rheda-Wiedenbruck (2).

Oltre a due film romanzati e ben cinque documentari, alla vicenda di Anneliese Michel sono stati dedicati numerosi studi e libri, dal punto di vista religioso, medico e giuridico (3). Anche padre Gabriele Amorth ha scritto un saggio in merito (4).

Ecco la conclusione del celebre esorcista, scomparso a Roma lo scorso settembre: “Un mio parere personale, dopo molto studio è che il caso Anneliese è uno di quei casi che il compianto padre benedettino, Don Pellegrino Ernetti, esorcista italiano per quarant’anni, avrebbe qualificato come ‘caso mistico’. Ne ho seguiti vari nella mia esperienza di esorcista, e so che anche altri esorcisti hanno avuto casi di questo tipo. Quando la persona si offre al Signore come vittima, o accetta di donare la vita in espiazione dei peccati del mondo, può essere colpita da possessioni o da malattie inguaribili”.

Cosa ha detto il demonio?

Seguono alcune dichiarazioni dei vari demoni, tratte dalle registrazioni magnetofoniche degli esorcismi di Anneliese Michel. Il linguaggio è stato epurato dalle parolacce e dalle terribili bestemmie proferite dagli spiriti che la possedevano.

Sulla vita sacerdotale e consacrata

  • Questa cosa sozza (5) [la talare] oggi non la porta più nessuno. Meno male! Che gioia! Noi vogliamo che il sacerdote si vesta come tutti gli altri. È una grande vittoria per noi.
  • I religiosi dovrebbero usare sempre, senza eccezioni, gli abiti religiosi tradizionali.
  • I sacerdoti devono mantenere il celibato. Tutti, senza eccezioni.
  • Come ci piacciono le suore davanti al televisore! Hanno smesso di pregare. Non si inginocchiano più. Che bello! (6) Questa è una delle più belle vittorie per noi.
  • Che idioti questi sacerdoti. Mi seguono in molti. Anche loro, come Giuda, tradiscono il Nazzareno.
  • I sacerdoti non pregano abbastanza. Sono pieni d’orgoglio.
  • Mi dà molto piacere vedere che molti sacerdoti pensino che il Rosario sia una cosa antica. Invece è un’arma che ci sconfigge sempre.
  • I sacerdoti devono parlare dell’inferno, della perdizione, dei demoni. Quello lassù [Dio] vuole che si parli di questo.
  • Per la confessione quella cosa lurida [la stola] è obbligatoria. Gli ornamenti della Chiesa sono un obbligo. Solo gli ornamenti cattolici sono degni di Dio.
  • I seminaristi devono pregare il Rosario.
  • Il sacerdote deve mantenere tutte le virtù, specialmente quella della purezza.

Su certe pratiche liturgiche

  • La comunione sulla mano offende in maniera incredibile Dio. Noi, però, ce ne rallegriamo.
  • L’Ostia nella mano offende Dio e porta alla dannazione delle anime.
  • Tutti adesso tirano fuori le zampe per prendere la Comunione e neanche si inginocchiano più! Ah! Opera mia!
  • Tante Ostie vengono profanate perché vengono date sulle mani. Non si rendono nemmeno conto!
  • L’altare rivolto verso i fedeli è stata idea nostra. Sono tutti corsi dietro agli Evangelici come meretrici! I Cattolici hanno la vera dottrina e corrono dietro ai Protestanti!
  • Gli inginocchiatoi devono essere rimessi in chiesa e devono essere usati da tutti.
  • Le anime dovrebbero inginocchiarsi davanti al Santissimo. Noi, però, non lo vogliamo.
  • La comunione in piedi è stata una bella vittoria.
  • L’Ostia consacrata deve essere data solo in bocca. Solo il sacerdote può dare la comunione.
  • Noi vogliamo che le persone non si inginocchino in chiesa.

Su certa catechesi moderna

  • Noi abbiamo corrotto anche l’insegnamento del catechismo.
  • Questo catechismo è pieno di eresie [si riferisce al Catechismo olandese del 1966].

Su alcune tendenze teologiche moderne 

  • Il dogma dell’Immacolata ci fa tanto male. Meno male nessuno crede più a questa verità. Se le persone credessero a questo, tutto l’inferno tremerebbe. Per questa loro incredulità molti sono qui sotto.
  • Molti teologi moderni mi appartengono. E ci sono vescovi idioti che li seguono.
  • I modernisti tradiscono la Chiesa. Credono che sia un’associazione, un club o una comunità. Invece la Chiesa è e deve essere una Chiesa con autorità e disciplina. 
  • I cattolici hanno la verità e la tradiscono, come con le prostitute. 
  • Che bello! Nessuno pratica più esorcismi. Noi così ci moltiplichiamo nel mondo.
  • Che bello che quasi più nessuno creda nella mia esistenza.
  • Io sono l’autore di tutte le eresie, e ne ho ancora tante da inventare.

Sulla pratica della religione

  • Nelle famiglie si deve pregare tutti i giorni. Il Rosario deve far parte di tutte le famiglie, tutti i giorni. 
  • Che bello! Tanti, specialmente i giovani, dormono la domenica e non vanno in chiesa. [La Madonna] vuole che essi vadano in chiesa e preghino tutti i giorni il Rosario. Io, invece, no.
  • I fedeli devono confessarsi regolarmente secondo l’insegnamento della Chiesa. – Tutti devono pregare gli angeli custodi.
  • Gli angeli custodi sono nemici miei. Li odio!
  • L’acqua benedetta deve fare parte delle case e delle famiglie.
  • San Giuseppe deve essere venerato.
  • Cristo perdona sempre, ma solo nel sacramento della confessione.

Sull’aborto

  • L’aborto è sempre un omicidio. Gli embrioni non possono vedere [Dio]. Saranno salvati per grazia di [Dio] ma non lo potranno mai vedere perché non hanno ricevuto il battesimo.
  • I non nati possono essere battezzati. Però solo se sono vivi.
  • Ovunque dove è stata approvata una legge abortista, lì era ed è presente tutto l’inferno.

Sull’inferno

  • Dopo la vita non c’è la fine. Inizia con la morte la vera vita: o in paradiso o all’inferno, dove sono io.
  • Io sono dannato. Perché non volevo servire [Dio]. Volevo essere io [Dio]. Anche se sono una creatura.
  • Io ero in Paradiso. Ero più alto di Michele. Ero il più vicino a [Dio]. Ora sono il più alto di grado all’inferno. Michele mi ha sconfitto. L’inferno, però, è mio e lo voglio riempire. 
  • Io sono il padre della perdizione e delle menzogne. 
  • Io odio l’essere umano, perché sono caduto per colpa vostra.
  • Io non mantengo mai quello che prometto.
  • [La Madonna] mi schiaccia la testa, sempre.
  • Mi sono preso Giuda. Ora è al mio servizio. Lui è dannato. Si sarebbe potuto salvare, ma ha tradito il Nazzareno.
  • [La Madonna] diceva sempre a Giuda che doveva essere obbediente e migliorare. Lui, però, non la ascoltava.
  • Giuda ha molti discepoli qui nell’inferno.
  • Dall’inferno non si esce mai. Si brucia tutta l’eternità.
  • Dopo la fine del mondo, le sofferenze qui da noi aumenteranno ancora di più.
  • Sono dannato per sempre. Se sapeste che sofferenza! –
  • Sono il capo dei sacrileghi. 
  • I massoni sono figli miei.

Sulla posseduta Anneliese Michel 

  • L’abbiamo posseduta. La facciamo soffrire.
  • Non può studiare perché non lo vogliamo.
  • Non posso farla cadere. [La Madonna] la protegge.
  • L’angelo custode la protegge. 
  • Lei non ha mai commesso un peccato mortale. Odio quest’anima.
  • Ogni volta la proteggono i santi. San Giuseppe, Padre Pio, san Pio X e altri la difendono.

Sul futuro

  • Quello lassù non aspetterà molto tempo. Verrà una punizione che non ha avuto uguale. Chi rimarrà fedele, però, sarà protetto.
  • Le apparizioni di Fatima sono la chiave per salvare il mondo.
  • Se non obbedirete alle parole di Fatima, avrete una punizione come non avete mai visto.
  • Pregate, pregate, pregate per la salvezza delle anime. Lo vuole [la Madonna].
  • Per ordine dell’Alta Dama devo dire che si deve pregare di più lo Spirito Santo. Voi dovete pregare molto, perché i castighi sono vicini.

Note

1). La dott.ssa Goodman, di origini tedesche, scrisse un altro libro sul caso: Anneliese Michel und ihre Dämonen. Der Fall Klingenberg in wissenschaftlicher Sicht, Christiana, Stein am Rhein 1980, che ebbe varie edizioni. Al caso è stato dedicato anche un altro film, Requiem, diretto nel 2006 da Hans-Christian Schmidt. Meno romanzato e di miglior fattura del film di Derrickson, Requiem è stato insignito da numerosi premi, tra cui l’Orso d’argento al Festival di Berlino.

2). Harald Grochtmann, Urteil des Landgerichtes Aschaffenburg im sogenannten Klingenberg-Fall: Unrichtig in der Begründung und insoweit unhaltbar im Ergebnis, in Elisabeth Becker (a cura di), Der Exorzismus der Kirche unter Beschuß?, Christiana-Verlag, Stein am Rhein 1995.

3). Per esempio: Sepp Maderegger, Dämonen. Die Besessenheit der Anneliese Michel im Licht der analytischen Psychologie – ein Beitrag zur Diskussion über die Personalität des Teufels, Verlag Ovilava-Libri, Wels 1983; Petra Ney-Hellmuth, Der Fall Anneliese Michel, Königshausen & Neumann, Würzburg 2014; Uwe Wolff, Der Teufel ist in mir, Heyne, München 2006; Kaspar Bullinger, Das Leben und Sterben der Anneliese Michel und die Aussagen der Dämonen, Ruhland-Verlag, Altötting 1983.

4). https://it.scribd.com/doc/103130325/Don-Gabriele-Amorth-Il-Caso-Annaliese-Michel 

5). Riferendosi alle cose sacre, come appunto la talare, il demonio utilizzava sempre parolaccie.

6). Nelle registrazioni ricorre spesso la parola schön, che abbiamo tradotto per “bello”. In tedesco, però, ha anche un senso generico di esclamazione positiva: buono! bene! giusto!, ecc.