Il pedagogista Daniele Novara: “La scuola è una comunità, non è un insieme di monitor…”

Informazione Cattolica17 aprile 2021

Pubblichiamo per gentile concessione del “Centro psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti” (Cpp) di piacenza (tel. e fax0523.498594 – www.cppp.it) il testo dell’intervento di Daniele Novara, tra i più noti pedagogisti italiani e autore di numerosi libri, alla manifestazione “Scuola in presenza” (Roma, Piazza del Popolo, 10 aprile 2021). Da oltre 30 anni il Cpp lavora in ambito educativo e organizzativo adottando l’approccio maieutico ideato dal prof. Novara

di Daniele Novara

Ciò che è successo in questo ultimo anno è una vergogna. Questo accanimento contro i bambini e contro i ragazzi nonha nessun significato se non di danneggiare una generazione. E anche una generazione di insegnanti. Ci siamo spinti oltre.

Addirittura, un Sindaco in Friuli, segnalato quindici giorni fa da una maestra, ha mandato una lettera alla Dirigente Scolastica chiedendole con diffida di fare rapporto su eventuali alunni della scuola che si fossero trovati a casa a fare i compiti assieme. Siamo a dei livelli aberranti dove l’accanimento non trova limiti. Dobbiamo ribadirlo: chiudere le scuole è una decisione sbagliata. Non ci dev’essere dubbio su questo. Continuaread alimentare dubbi su questo sta generando ansia, depressione e quant’altro. Io dico che la famosa o famigerata DAD, in altre parole una didattica che tiene i bambini, i ragazzi e gli insegnanti dietro e davanti a un monitor, non ha salvato la scuola. L’ha rovinata!

È un’assurdità dire che la DAD ha salvato la scuola, ma su che base si può affermare? La scuola è una comunità, non è un insieme di monitor… Non sappiamo neanche chi c’è dietro al monitor.Più che nel resto del mondo, la scuola in Italia è rimasta chiusa, gestita da queste piattaforme che nel nostro Paese non pagano praticamente una lira di tasse. Non ha senso che la scuola sia commissariata da queste piattaforme digitali. La salute di cui si continua a blaterare è altro… che salute è stare davanti al monitor? Senza scuola, nell’isolamento, senza incontro, senza apprendimento, senza nulla… La gente, i ragazzi, i bambini si ammalano… NON è salute!!! come si può parlare di salute se si stanno facendoammalare mentalmente i bambini e i ragazzi?

Il sistema immunitario non è semplicemente, come dicono i virologi mediatici – una categoria per cui istituiranno un Sindacato –, un insieme di condizioni di resistenza al virus, ma un insieme di condizioni di resistenza psicologica: una persona infelice, si ammala. Non possiamo alimentare l’infelicità, l’isolamento e la depressione. Questo è altrettanto minaccioso e pericoloso quanto il virus. Non c’è alcuna differenza.

Stare in questa depressione espone a ogni sorta di malattia, tanto più se a esserne colpiti sono i ragazzi.“State fermi, state lì, bloccatevi”. Ma come fa un bambino a bloccare la sua crescita? Possiamo chiederlo a un ottantenne… ma come fa un quindicenne a stare bloccato nella sua cameretta? A cosa ha portato tutto questo? I ragazzi,in primis, si sono “strafogati” di videogiochi. Siete a conoscenza dei dati sul fatturato dei videogiochi? Insieme alle piattaforme, sono quelli che ci stanno guadagnando di più. Per non parlare dei siti porno. E come si riduce il cervello di un ragazzo che passa 8 ore davanti ai videogiochi? È contratto, ridotto, non può più funzionare adeguatamente. È questo che vogliamo per un’intera generazione?

È la prima volta nella storia che una generazione adulta è così accanita e aggressiva verso i suoi ragazzi… Ogni generazione adulta ha sempre cercato di preservare i suoi giovani perché i giovani sono il futuro. Se non preservi i più piccoli non c’è alcun futuro per la società. A dimostrazione di quanto affermo, guardate gli indici del calo demografico che ogni anno si registra in Italia. Le famiglie stanno facendo fatica e non vengono aiutate. Io vi ringrazio di essere qui oggi perché ci siete anche per tutti gli altri genitori. Non accettate che si faccia business sui vostri figli. Non accettatelo per voi e non accettatelo per gli altri. 

Ci sono famiglie impanicate che non riescono nemmeno più a uscire di casa, dobbiamo difendere anche loro, anche se ci fanno polemiche inutili, anche se ci diranno che siamo qui a perdere tempo, a fare assembramenti.

E da ultimo, si sta verificando ciò che io definisco “oltre il danno la beffa”. I bambini e i ragazzi stanno male, tanti di loro finiscono in situazioni di disagio mentale, psichico e psicologico. E invece di riaprire le scuole e ripristinare i parchi gioco e gli sport, cosa ripristinano? I posti letto nelle neuropsichiatrie! Ma stiamo scherzando? C’è il rischio che i soldi della Next Generation invece di andare a favore della scuola, finiscano nei reparti di neuropsichiatria infantile.

I soldi della Next Generation DEVONO finire alla scuola per creare scuole migliori, scuole di qualità, non questo video-lezionismo assurdo, non questa scuola delle nozioni, della trasmissione, delle interrogazioni, dei compiti in classe… Vogliamo una scuola decente dove gli alunni siano i veri protagonisti, non che debbano ascoltare un insegnante per 8 ore!!! Vogliamo una scuola viva. La scuola è vita, è salute. Riapriamo le scuole!!! Riapriamo scuole di qualità. Diamo risorse alle scuole perché ci sia veramente una scuola migliore dove i nostri ragazzi stiano bene, siano anzitutto accolti e non terrorizzati.

Diamo un futuro ai nostri bambini, a tutti i ragazzi e a tutti noi