Il fondamentalismo islamico (di Riccardo Redaelli)

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(da Accademia)

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Lo studio cerca  di fornire una sorta di “filo rosso”, attraverso i diversi accadimenti storici e le diverse aree; delle linee interpretative e di orientamento che permettano una ricostruzione non troppo parziale, o indecifrabile a un lettore non specialista, del complesso fenomeno chiamato “fondamentalismo islamico”.

Una lettura che non ha voluto essere deterministica, come se l’islamismo violento e radicale di questi anni fosse una sorta di destino ineludibile dell’islam e soprattutto fissato per sempre, come vorrebbero alcuni sostenitori dello “scontro fra civiltà”.

Certo è, però, che all’interno della tradizione islamica consolidatasi nei secoli, vi sono elementi e norme – irrigiditesi con la ricordata chiusura delle porte dell’ijtihad, lo sforzo individuale di trarre norme dalle fonti del diritto islamico, a favore del taqlid (l’applicazione imitativa delle regole giuridiche stabilite dalle scuole canoniche) – che pongono problemi evidenti di libertà del singolo individuo e di rapporto con le forme e il concetto di democrazia rappresentativa..