I poveri del libano

Newsletter n.2 Febbraio 2020

Notiziario di un gruppo di volontari di “Oui pour la vie”, un’associazione di volontariato con sede a Damour in Libano, legalmente riconosciuta impegnata in favore dei più poveri di ogni appartenenza religiosa e provenienza www.ouipourlavielb.com Facebook:

di padreDamiano Puccini

Quasi nove anni di guerra civile, le violenze dei gruppi jihadisti che continuano a mietere vittime tra la popolazione inerme e le sanzioni internazionali hanno messo in ginocchio la Siria.

Assicurare il pane quotidiano è diventato l’incubo ricorrente di ogni giornata e la Chiesa è diventata sempre più “un muro del pianto” dove si viene per “gridare aiuto”.

I salari sono diminuiti della metà in tre mesi e le condizioni in cui versa la popolazione sono sempre più drammatiche. Su tutta la popolazione libanese, compresi i 2 milioni di rifugiati fuggiti dalla Siria, che conosce in questi mesi il medesimo impoverimento a causa delle manifestazioni anti governative che non accennano a calmarsi, pesa la svalutazione della moneta locale rispetto al dollaro che sta causando un continuo aumento dei prezzi fino al loro raddoppio.

I più vulnerabili soprattutto i più fragili, i malati, i bambini e gli anziani sono in grande difficoltà. Un dramma acuito dalle temperature invernali.

La nostra associazione “Oui pour la Vie”, che ha sede a Damour, prosegue con le sue iniziative di aiuto in favore di tutti i bisognosi: la cucina, l’aiuto sanitario per l’acquisto di medicine e per i test clinici, l’equipaggiamento invernale (calze e scarpe per i bambini), l’attenzione a coloro che perdono l’alloggio e ai malati di droga e AIDS.

Si chiedono sempre a tutti aiuto e pubblicità.

La famiglia di Ghazele è diventata uno spazio di supporto per molte famiglie di tutta la regione che hanno bisogno. I genitori hanno sei bambini: Almaz (15 anni), Klestan (14 anni), Hamida (12 anni), Walat (11 anni), Adam (4 anni) e Angelina (1 anno).

La questione più pesante è il problema di salute. Nonostante sia vicina ai 10 mesi, Angelina, la più piccola dei bambini aveva una carenza grave di ferro e di vitamine. Adesso è Almaz, il più grande, che ha un problema alla tiroide.

I genitori non ce la fanno a pagare i medici e le medicine (non esiste sanità pubblica)  e cercano almeno di procurarsi lo stretto necessario. Così ogni volta che una famiglia arriva o ha bisogno di aiuto, Ghazele fa del suo meglio per aiutarla e condividere quello che ha con gli altri.

Un buon gruppo di volontari di “Oui pour la Vie” partecipa alle manifestazioni che hanno luogo in Libano ormai da 100 giorni. La situazione economica è grave e la carestia bussa alle porte. Malgrado questo, diversi volontari, che vivono in una situazione di grande povertà sono in strada per prendersi cura dei manifestanti, mettere un sorriso sul loro volto, dare dell’acqua o un sandwich nonostante che possano essere stranieri senza interessarsi alla loro religione.

Questo ci dice che il Libano, grazie alla forza del suo popolo e all’aiuto dei suoi Santi uscirà da questo problema perché l’amore, quando si crede davvero, è sempre presente anche nella miseria e fa miracoli.

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Per testimonianze in Italia tel 333/5473721. pdamianolibano@gmail.com; Per inviare offerte: Bonifico intestato al conto: Oui pour la Vie, presso Unicredit a Cascina (PI). Indirizzo:Rue Mar Elias,35 Damour Lebanon.BIC-Swift: UNCRITM1G05 IBAN: IT94Q0200870951000105404518; dopo invio offerta scrivere il proprio indirizzo e telefono a info@ouipourlavielb.com per poter confermare il ricevimento dell’offerta.