India: bambine rapite o vendute riempite di ormoni. Il fiorente orrore della prostituzione

Aleteia 4 Settembre 2018

Un mercato di dimensioni inimmaginabili. Milioni di bambine, piccole, piccolissime alcune, sfruttate da donne e uomini in bordelli che sono peggio dell’inferno

Paola Belletti

Undici bambine, di cui quattro di età inferiore ai sette anni sono state salvate nella città di Yadagirigutta dove, come in molte altre località che attraggono folle di visitatori, la prostituzione è particolarmente fiorente. I trafficanti avrebbero iniettato ormoni della crescita alle ragazzine perché dimostrassero una età maggiore e potessero quindi essere avviate alla prostituzione (Avvenire).

Undici bambine sottratte ad un orrore che non le abbandonerà mai. Undici soltanto ma per loro facciamo festa. L’India rimane uno dei purtroppo tanti posti al mondo dove la più grave disgrazia è nascere femmina. Così emerge da un sondaggio realizzato  dalla Thomson Reuters Foundation: l’India è il Paese più pericoloso al mondo per le donne, di ogni età. Sette anni fa era al quarto posto, dietro ad Afghanistan, Repubblica del Congo e Pakistan.

La vita di queste creature guardata attraverso i numeri pare una corsa sotto un bombardamento, minacciata com’è da attacchi violentissimi che hanno lo scopo di ucciderle o di usarle fin da quando i loro attributi sessuali sono chiaramente identificabili. L’ecografia del terzo mese è spesso l’inizio della loro morte. Ma quelle che sopravvivono (non tutte, ma rimane una piaga sociale) potranno essere uccise alla nascita o lasciate morire di fame. O vendute. Oppure rapite e costrette a prostituirsi, in bordelli, frequentatissimi, anche da stranieri.

E’ di questi giorni la notizia, riportata poco sopra, che ha visto andare a buon fine un’operazione di polizia partita dalla segnalazione al 1098, una sorta di telefono azzurro indiano, da parte di un cittadino. Sentiva urla terribili, la notte. Una bambina era stata trovata in lacrime, a terra, con evidenti segni di percosse. Non era stata punita da una mamma severa come ha provato a convincerli lei ma dalla donna che l’aveva acquistata perché si piegasse al volere suo e dei visitatori del postribolo. Perché rendesse.

(La donna ha confessato) di aver comprato le bambine per avviarle alla prostituzione e che se esse facevano resistenza venivano brutalmente picchiate. La novità inquietante di questa brutta storia di sfruttamento dell’infanzia è il fatto che per assicurarsi che le ragazze iniziassero a guadagnare presto, gli operatori del bordello somministravano loro ormoni per accelerarne lo sviluppo fisiologico.

La polizia nell’occasione ha sequestrato 40 fiale di ossitocina e arrestato un medico. Anche undici trafficanti di bambini sono stati arrestati, persone che, da tempo, avevano messo su una organizzazione che procurava le ragazze da vendere a sfruttatori per essere costrette a prostituirsi nella città del tempio (Rccom).

Sempre in base alle dichiarazioni rilasciate alla polizia e alla Thomson Reuters Foundation l’uso di medicinali, specificatamente ormoni, e di stupefacenti è una prassi comune in questo fiorentissimo settore. Ormoni per forzare la pubertà, droghe per facilitare il trasporto da un bordello all’altro in una rete fitta ed estesa per tutto il paese. O per renderle più arrendevoli?

«I trafficanti hanno confessato la somministrazione di ormoni», ha dichiarato un funzionario della polizia a Hyderabad, capitale del Telangana. «Per noi si tratta di un caso evidente in cui le ragazze sono preparate anche con iniezioni di farmaci per apparire più mature della loro età», ha proseguito Mahesh Bhagwat, in una intervista rilasciata alla Thomson Reuters Foundation, confermando che gli investigatori sono ora sulle tracce dei medici che hanno fornito i trattamenti ormonali ai trafficanti (Avvenire).

Di fronte a questi fenomeni proviamo orrore misto a sconforto e a incredulità. Ci colpisce ancora il fatto che esseri adulti possano infierire così sistematicamente su delle bambine. Esistono casi di stupro anche su neonate di sei mesi. Eppure dobbiamo essere onesti: l’uomo ha in sé una ferocia tale che se non è guarito, rinnovato, se non prova almeno a custodirsi ad essere un uomo di buona volontà può arrivare a queste aberrazioni. E succede nelle ampie sacche di miseria dell’Oriente e nell’ancora opulento Occidente. Pensiamo alle Sexdolls di Torino o ai bordelli legalizzati di Berlino, ad esempio. O alla piaga enorme, purulenta della pedo pornografia.

Non basta l’empatia, i neuroni specchio possono essere offuscati o spenti. Dove non arriva Cristo, dove non si diffonde la civiltà che ha inventato di sana pianta Lui, dove la Grazie per i suoi misteriosi sentieri non agisce nel cuore degli uomini, gli usi e costumi tra gli umani non sono sempre e solo amene curiosità da studiare sui libri di scuola o le guide turistiche e da difendere sempre e comunque. Se sono tanto corrotte e bestiali sono da abbattere, da sradicare.

Dove impera il male, spadroneggia il Maligno. Che la donna sia oggetto (ecco potremmo fermarci a questa constatazione…) di tanta crudeltà non può non interrogarci non solo come esseri umani ma proprio in quanto cristiani. Chi la odia così tanto?

E l’infanzia? Cosa può spingere gli uomini ad attaccare i propri figli, a sbranare, umiliare, abusare i propri cuccioli? Chi odia la creatura umana e in essa l’immagine divina. Per questo restiamo fiaccati di fronte ad un male tanto grande perché nessun approccio sociologico, economico, educativo può bastare. Servono tutti, urgono. Ma occorre anche la battaglia spirituale.

Dobbiamo denunciare, difendere, promuovere, educare. Ed esorcizzare.