I poveri del libano

Newletter n 4 Aprile 2018

Notiziario di un gruppo di volontari di “Oui pour la vie”, un’associazione di volontariato con sede a Damour in Libano, legalmente riconosciuta impegnata in favore dei più poveri http://www.ouipourlavielb.com/it/ Facebook: Damiano Puccini /newsletter@ouipourlavielb.com

Da poco entrato nel suo ottavo anno, il conflitto siriano continua a mietere vittime fra la popolazione civile. Aleppo, un tempo capitale economica e commerciale della Siria, oggi porta i segni di questa lunga striscia di sangue: molte industrie e officine, cuore della vita locale, sono ridotte in macerie. Migliaia di famiglie sono fuggite e la stessa comunità cristiana si è ridotta di oltre i due terzi.

Il futuro resta un’incognita, soprattutto per i giovani.

La fede è più forte della morte e le cerimonie della Settimana Santa sono state sempre gremite di fedeli. Il vicario apostolico di Aleppo dei Latini, mons. Georges Abou Khazen, non nasconde la propria preoccupazione:“Speriamo bene, ma la sensazione è che stanno spogliando questo povero Paese e si stanno dividendo le sue vesti”.

In Libano, la nostra cucina di Damour animata dai volontari di Oui pour la Vie continua con la quotidiana distribuzione dei pasti per i profughi di tutti i gruppi religiosi.

Ringraziamo tutti coloro che si sono uniti al nostro appello in favore di Mr Jihad el Habeeh, il giovane di 45 anni con 2 figlie, che deve utilizzare il suo stipendio per mantenere la famiglia, piuttosto che per pagare la radioterapia per contrastare il suo cancro pelvico, dato che quello che guadagna copre appena il costo dei trattamenti sanitari.

L’aiuto di tutti ci permette quasi di coprire l’anticipo di 3000 dollari per iniziare il trattamento sanitario.

Purtroppo in queste ore si è aggiunto il caso di Nada Khoury, una signora cristiana, che soffre di tumore cerebrale. Deve sostenere il costo di 8 fatture di medicine di circa 500 euro ciascuna per un totale di 4000 euro, e per ora abbiamo trovato la metà dell’importo necessario.

Si chiede sempre a tutti di aiutare a fare pubblicità.

Asah, una signora musulmana anziana, paralizzata, durante la guerra civile vive da sola e ha solo una piccola riserva di denaro per vivere, ma malgrado questa situazione lei ci aiuta per il nostro progetto di cucina. Lei ci ha confidato che prega per noi ogni notte, ma che avverte che la preghiera da sola non è sufficiente.

Per questo lei ha pensato di confezionare a mano abiti in lana, lavorandoli con i ferri, da distribuire ai poveri. Questo servizio la aiuta molto. Asah ha sentito dentro di se’ che il suo tempo è ben riempito e che non ha più bisogno di aspettare la visita delle persone e per questo il suo morale è alto.

“Lavoro – amore sono due strade sulle quali si può muovere il mondo intero. Lavoro – amore è il puntare all’eccellenza. Lavoro – amore permettono di vivere sani. La vita dei santi non è che un lavoro – amore, uniti alla preghiera”. (Un volontario di Oui pour le Vie)

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