Gli strani ‘vuoti’ dei manuali di storia

manuale storiaL’Ottimista Mercoledì 19 Maggio 2010

In molti testi adottati alle superiori non si parla né dell’eccidio di Katyn né del delitto Calabresi

di Andrea Bartelloni
Presidente Osservatorio Permanente sull’Editoria e i Libri di Testo

Il Catechismo della Chiesa Cattolica a proposito dei peccati scrive che «si possono distinguere in spirituali e carnali, o ancora in peccati di pensiero, di parola, di azione e di omissione» (CCC 1853). Vorrei brevemente soffermarmi su quelli di omissione in un terreno particolare, quello della storia.

Ho sfogliato un manuale per le scuole superiori (G. De Luna, M. Meriggi, G. Albertoni, La Storia al presente, Paravia, 2008) e in particolar modo il 3° volume dedicato al 1900.Non sono uno storico e non mi permetto di entrare nel merito di come sono trattati i fatti descritti, ma sono andato a cercare alcune voci aiutandomi con il prezioso indice dei nomi e ho notato alcune assenze.

La prima riguarda la storia europea durante il secondo conflitto mondiale: Katyn, la località dove furono uccisi migliaia di ufficiali polacchi, di grandissima e tragica attualità per il dramma del popolo polacco all’epoca e adesso per la terribile fatalità che ha coinvolto la nuova classe dirigente di quel paese.

La seconda riguarda la storia recente d’Italia: ho cercato, inutilmente, il nome del commissario Luigi Calabresi (1937-1972) ucciso da esponenti di Lotta Continua agli albori del terrorismo in Italia.

Si tratta di omissioni gravi. I volumi sono stati pubblicati nel 2008, scritti, probabilmente mesi prima, forse un anno. I fatti erano ovviamente noti e non sono secondari.

Ancora due osservazioni. La Cina di Mao Tze Tung (1893-1976): venti milioni di morti per… carestia. Ci sarebbe da ridere se non fosse drammatico pensare che la Cina di Mao ha visto solo morti per fame; sicuramente è in parte vero. Carestie indotte o provocate da politiche che hanno devastato interi territori non sono mancate, come quella provocata da Stalin (1879-1953) in Ucraina nell’inverno tra il 1932 e il 1933 che fece milioni di morti: anche questa è assente nel volume in esame.

Che dire… Probabilmente gli autori risentono di un bagaglio culturale che pesa sulle loro idee o non hanno trovato spazio per questi fatti e speriamo che una prossima edizione faccia giustizia di tutte queste omissioni.