Assassinate 953 donne in sette mesi in Turchia

donne_turchiajpgCorrispondenza Romana n.1118
del 21 novembre 2009

Sono 4.063 le donne uccise in Turchia fra il 1 gennaio 2002 e il 31 luglio 2009, di cui 953, mediamente 4 donne al giorno (31 a settimana), solo nei primi sette mesi del 2009. Gli inquietanti dati ufficiali sono stati forniti dal ministro della Giustizia Sadullah Ergin in risposta ad un’interrogazione presentata in Parlamento dalla deputata Fatma Kurtulan del Partito per una Società Democratica (Dtp, filo-curdo).

Nonostante le misure messe in atto dal governo nel tentativo di porre fine alla piaga della violenza contro le donne, il fenomeno non regredisce, anzi aumenta esponenzialmente: nel 2002 le donne uccise furono «solo» 66, salite a 83 nel 2003, 164 nel 2004, 317 nel 2005, 663 nel 2006, 1.011 nel 2007 e 806 nel 2008.

La risposta del ministro della Giustizia alla deputata del Dtp rientrava nell’ambito di una più ampia discussione sulle iniziative intraprese dal governo guidato dal partito di radici islamiche Giustizia e Sviluppo (Akp del premier Tayyip Erdogan) per cercare di debellare la violenza domestica in generale e quella contro le donne in particolare.

Nell’ambito dei programmi educativi avviati nel Paese, ha detto Ergin, sono stati tenuti 206 seminari sul tema dei diritti umani per informare giudici e pubblici ministeri mentre altri 164 magistrati e 150 esperti in servizio nei tribunali di famiglia hanno frequentato corsi speciali sul ruolo dei tribunali nella lotta alla violenza domestica

Nel periodo che va dal 1 gennaio 2002 al 31 luglio 2009, i tribunali turchi hanno esaminato 12.678 casi di violenze domestiche o contro le donne, che hanno portato alla condanna al carcere di 5.736 persone. Altri 1.859 imputati sono stati assolti e 794 posti in libertà con la condizionale.