Introvigne lancia l’allarme: “La Chiesa attaccata dall’interno, i progressisti non amano il Magistero di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI

cardinali_progressistiPetrus, 30 ottobre 2007

di Bruno Volpe

CITTA’ DEL VATICANO – L’attacco sistematico lanciato da più parti negli ultimi tempi contro la Chiesa è il frutto di quella ‘sporcizia’ che l’allora Cardinale Joseph Ratzinger denunciò durante le meditazioni della Via Crucis del 2005.

Giovanni Paolo II stava per tornare alla Casa del Padre e il porporato sarebbe stato chiamato di lì a poco a succedergli sulla Cattedra di Pietro. Ma sia il Magistero del Papa polacco, sia quello del Papa tedesco, che sono in piena sintonia e continuità, non convincono i settori ‘progressisti’ della Chiesa, gli stessi che avrebbero potuto ispirare, o quantomeno gradire, le continue inchieste giornalistiche mirate a gettare discredito sul Vaticano e sul clero italiano.

E’ la convinzione, espressa in esclusiva a ‘Petrus’, del Professor Massimo Introvigne, uno dei maggiori esperti di religioni, raggiunto telefonicamente in Uzbekistan, dove sta trascorrendo un breve periodo di riposo.

Professor Introvigne: domenica, dopo la beatificazione dei 498 martiri spagnoli, alcuni vandali hanno tentato di assaltare la Chiesa di San Eugenio, affidata a sacerdoti della Prelatura dell’Opus Dei…

“Intanto va la mia piena solidarietà ai religiosi e ai fedeli, ma la cosa non mi sorprende affatto…“.

Perchè?

“E’ la conseguenza di un’estate intera di critiche contro la Chiesa, e di una settimana in cui alcuni organi di stampa, scatenando le fantasie delle menti più deboli, hanno prima fatto i conti in tasca alla Chiesa e poi hanno dato voce a qualche buon tempone che ha pensato ‘bene’ addirittura di porre in dubbio la soprannaturalità delle stigmate di Padre Pio. Tutto ciò dopo che, sia pure in buona fede, erano state pubblicate le lettere private in cui la Beata Madre Teresa di Calcutta descriveva la sua crisi di fede. E tanto per restare in tema di Opus Dei, non mi meraviglierei se dovesse arrivare anche il turno di San Josemaria Escrivà”.

Si tratta di personaggi beatificati e canonizzati dal Servo di Dio Giovanni Paolo II: solo una coincidenza?

“Parliamoci chiaro: oggi c’è un attacco da parte di forze laiciste e atee contro la Chiesa e specialmente contro le figure di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. La solidità del loro Magistero, la rettitudine del loro pensiero, dà fastidio e, quindi, per vie indirette, si cerca di screditarli, persino attaccando i Santi da loro proclamati”.

Professor Introvigne, chi si nasconde dietro questa manovra?

“Alla figura del ‘grande vecchio’ io non credo, ma non andrei lontano per scovare i veri nemici della Chiesa”.

A chi o cosa allude?

“Agli ambienti libertari e laicisti presenti in molti settori della società e dei mezzi di informazione. Si alzano polveroni mediatici, come la storia della pedofilia o dei costi della Chiesa. Mi chiedo: ma tra le altre religioni, non esistono casi di pedofilia? Sono per caso tutti gentiluomini? E poi basta con la storiella dei costi della Chiesa! La Chiesa non ha privilegi, e fa del bene gratuitamente, spesso supplendo alle carenze dello Stato!”.

C’ è per caso la massoneria dietro questi attacchi?

“Intanto sarebbe corretto distinguere tra le varie branche della massoneria, ma io sono convinto che la massoneria questa volta non abbia nulla a che vedere con queste manovre. Cerchiamo ciò che non va dentro casa nostra, sarebbe più serio ed onesto”.

Scusi, Professore: vuole dire che la Chiesa è colpita dal proprio interno?

“Allora, chiamiamo le cose con il loro nome. Non è certamente un mistero che il Magistero di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI non piacciano ai settori cosiddetti ‘progressisti’ della Chiesa: certi documenti potrebbero essere stati passati ai giornali per attaccare la Chiesa proprio da suoi esponenti. Come si spiega, ad esempio, l’ostilità di prelati definiti moderni verso il Motu Proprio del Papa Benedetto XVI che, giustamente e con tanta saggezza, ha liberalizzato la Messa tridentina? La fermezza dottrinale e morale di Benedetto XVI oggi è la stessa adottata da Giovanni Paolo II ieri. Dunque, confermo che più che la massoneria, attualmente la Chiesa è colpita da suoi stessi settori ‘progressisti’. Sarebbe dunque opportuno fare luce e pulizia in casa prima di pensare alle congiure esterne”.

(A.C. Valdera)