Eustogiorgio

“cercate ogni giorno il volto dei santi e traete conforto dai loro discorsi”

[Didaché IV, 2; CN ed., Roma 1978, pag. 32].

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di Rino Cammilleri

Un tempo questo nome riscuoteva un certo successo tra i lombardi, specialmente i milanesi. Oggi suona eufonicamente arcaico, e i nuovi milanesi si chiamano tutti Jonathan (o Mohamed). Eustorgio era uno dei gloriosi predecessori di S. Ambrogio nell’episcopato, e il santo che dà il nome alla diocesi e al rito si vantava di lui nelle sue polemiche contro Aussenzio. Quest’ultimo, ariano, gli contendeva la cattedra; Ambrogio si richiamava all’eredità di «Eustorgio il Confessore», così appellato per la sua indefessa ortodossia.

Oltre a quella di S. Ambrogio, abbiamo su di lui un’altra testimonianza qualificata, quella di S. Atanasio, il campione della fede cattolica contro l’eresia ariana. Atanasio, pluriesiliato per la sua cocciutaggine nel sostenere la giusta dottrina, elogiava Eustorgio per la sua opera contro gli eretici e per le sofferenze che la cosa gli era costata. Eustorgio è un nome di assonanza greca: dovrebbe voler dire «beneamato», o qualcosa del genere.

Pare che fosse di provenienza orientale, infatti. Secondo la tradizione era prefetto di Milano, che governava per conto dell’imperatore Costantino il Grande. Una carriera simile a quella di S. Ambrogio, insomma. Verso la metà del IV secolo fu acclamato vescovo a furor di popolo alla morte di S. Protasio. Poco tempo dopo, la madre di Costantino, S. Elena, rinvenne in Oriente le reliquie dei Re Magi.

Eustorgio, che si trovava a Costantinopoli come legato, le ebbe in dono. Tornato in Milano, fece costruire una chiesa per custodirle. Se volete saperne di più, consultate il mio I santi di Milano (Rìzzoli). Eustorgio mori verso il 355.

il Giornale 18 settembre 2000