Panoramica giuridico-morale in materia d’informazione (…) sessuale (Note)

pubblicato sul n. 279 di Cristianità

di Domenico Airoma

NOTE

(1) Ufficio Nazionale per la Pastorale Scolastica della Conferenza Episcopale Italiana, L’educazione sessuale nella scuola. Orientamenti pastorali, del 6-4-1980, in Enchiridion della Conferenza Episcopale Italiana. Decreti, dichiarazioni, documenti pastorali per la Chiesa italiana, vol. 3, 1980-1985, EDB. Edizioni Dehoniane Bologna, Bologna 1989, pp. 85-110, Introduzione, 5, p. 89.
(2) Pontificio Consiglio per la Famiglia, Sessualità umana: verità e significato. Orientamenti educativi in famiglia, dell’8-12-1995, in Enchiridion Vaticanum. Documenti ufficiali della Santa Sede, vol. 14, 1994-1995, EDB. Edizioni Dehoniane Bologna, Bologna 1997, pp. 2008-2077, Introduzione, 1, p. 2008.
(3) Ibid., pp. 2008-2009.
(4) Ibid., p. 2008.
(5) Cit. in Marina Cavallieri, La sessualità sale in cattedra, in la Repubblica, del 3-3-1998.
(6) Cfr. ibidem.
(7) I deputati presentatori erano: Rossella Artioli (Partito Socialista Italiano), Silvia Costa (Democrazia Cristiana), Maria Luisa Sangiorgio (Partito Democratico della Sinistra), Luciana Sbarbati Carletti (Partito Repubblicano Italiano), Alfredo Biondi (Partito Liberale Italiano), Marco Boato (Verdi), Giorgio Carta (Partito Socialista Democratico Italiano), Fernando Dalla Chiesa (Rete), Giovanni Meo Zilio (Lega Nord), Giuseppe Alveti (PDS), Aldo Aniasi (PSI), Francesco Borgia (PSI), Roberta Breda (PSI), Antonio Buttitta (PSI), Rodolfo Carelli (DC), Mauro Del Bue (PSI), Elisabetta Di Prisco (PDS), Galileo Guidi (PDS), Vito Leccese (Verdi), Franco Longo (PDS), Enrico Manca (PSI), Claudia Mancina (PDS), Nadia Masini (PDS), Maria Moioli Viganò (DC), Renato Nicolini (PDS), Giovanni Paciullo (DC), Stefano Passigli (PRI), Nicola Savino (PSI), Giovanna Maria Tealdi (DC), Aldo Renzulli (PSI), Valter Veltroni (PDS) e Vincenzo Viti (DC).
(8) Cfr. Bianca R. Gelli, Per un’etica della sessualità e dei sentimenti, Editori Riuniti, Roma 1992, p. 3.
(9) I lavori del comitato ristretto furono condotti in prevalenza da parlamentari donne: Silvia Costa (DC), Maria Luisa Sangiorgio (Partito Comunista Italiano), Cristina Bevilacqua (PCI), Rossella Artioli (PSI), Mariella Gramaglia (Sinistra Indipendente) e Alessandra Cecchetto Coco (Verdi). Il coordinamento fu affidato all’on. Gelli (PCI), autrice dell’op. cit., nella quale […] è raccolto il materiale utilizzato durante la scorsa legislatura per la predisposizione del testo sull’educazione sessuale” (Rosa Russo Jervolino, Intervento nella seduta del 5 novembre 1992 della VII commissione della Camera dei Deputati, in Atti parlamentari. Camera dei Deputati. XI Legislatura. Bollettino delle Giunte e delle Commissioni Parlamentari, 5-11-1992, p. 60).
(10) I soggetti interpellati dal comitato furono: l’AIMC, Associazione Italiana Maestri Cattolici, l’UCIIM, Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi, la FNISM, Federazione Nazionale Insegnanti Scuola Media, il CIDI, Coordinamento d’Iniziativa Democratica degli Insegnanti, la CGIL, Confederazione Generale Italiana del Lavoro, la UIL, Unione Italiana del Lavoro, l’AIED, Associazione Italiana Educazione Demografica, il CEMP, Centro Educazione Matrimoniale e Prematrimoniale, il CRES, Comitato Romano Educazione Sessuale, l’ASPER, Associazione per lo Studio dell’Analisi Psichica e la Ricerca in Sessuologia, l’Istituto Superiore di Sanità, l’AGe, Associazione Genitori, l’SF, Sindacato Famiglie, il CGD, Coordinamento Genitori Democratici, l’AGESCI, Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani, e la Sinistra Giovanile. Alle audizioni parteciparono, altresì, i seguenti esperti: professoressa Maria Vittoria Antonaroli, pediatra, dottoressa Caterina Arcidiacono, psicologa, responsabile del consultorio familiare USL 46 Napoli, professor Romano Forleo, docente di Sessuologia alla Scuola di Specializzazione in Ostetricia e Ginecologia della II Università di Roma, già presidente della Società Mondiale di Sessuologia, professoressa Paola Gaiotti de Biase, già presidente del Comitato per le Pari Opportunità del ministero della Pubblica Istruzione, e il professor Norberto Galli, ordinario di Pedagogia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
(11) I quesiti posti furono i seguenti: 1. Quali gli obiettivi prioritari che la legge deve perseguire?; 2. Quali le possibili modalità di insegnamento?; 3. Come pervenire all’interdisciplinarità?; 4. Quale il peso dei momenti extracurricolari?; 5. Quali tipi di esperti coinvolgere (operatori, consultori, docenti universitari, associazioni)?; 6. Quale il ruolo degli organi collegiali?; 7. Quale il ruolo della famiglia: che tipo di apporto può dare, come supportarla?; 8. Quale il ruolo degli studenti della scuola secondaria superiore?; e 9. Quale formazione-qualificazione degli insegnanti? (cfr. B. R. Gelli, op. cit., p. 151).
(12) I deputati presentatori erano: Nadia Masini (Progressisti-Federativo), Rosa Jervolino Russo (Partito Popolare Italiano), Mariella Mazzetto (Lega Nord), Luciana Sbarbati (Misto Alleanza Democratica), Valentina Aprea (Forza Italia), Rita Commisso (Rifondazione Comunista-Progressisti), Maria Lenti (Rif. Com.-Prog.), Maria Moioli Viganò (PPI), Maria Teresa Amici (Prog.-Fed.), Adria Bartolich (Prog.-Fed.), Giovanni Battafarano (Prog.-Fed.), Carole Jane Beebe Tarantelli (Prog.-Fed.), Elisabetta Bertotti (Lega Nord), Rosy Bindi (PPI), Anna Maria Biricotti (Prog. -Fed.), Daria Bonfietti (Prog.-Fed.), Alessandra Bonsanti (Prog.-Fed.), Maria Gloria Bracci Marinai (Prog.-Fed.), Fabrizio Bracco (Prog.-Fed.), Emanuela Cabrini (FI), Maria Anna Calabretta Manzara (PPI), Francesco Calvanese (Rif. Com.-Prog.), Maura Camoirano (Prog.-Fed.), Fiordelisa Cartelli (Lega Nord), Mariella Cavanna Scirea (FI), Francesca Chiavacci (Prog.-Fed.), Elena Emma Cordoni (Prog.-Fed.), Milella Magda Cornacchione (Prog.-Fed.), Famiano Crucianelli (Rif. Com.-Prog.), Maria Simona Dalla Chiesa (Prog.-Fed.), Sergio De Julio (Prog.-Fed.), Giovanni De Murtas (Rif. Com.-Prog.), Alberta De Simone (Prog.-Fed.), Simonetta Maria Faverio (Lega Nord), Anna Finocchiaro Fidelbo (Prog.-Fed.), Stefania Fuscagni (PPI), Paola de Biase Gaiotti (Prog.-Fed.), Luciano Galliani (Prog.-Fed.), Giuseppe Gambale (Prog.-Fed.), Giovanna Grignaffini (Prog.-Fed.), Angela Maria Gritta Grainer (Prog-Fed.), Mauro Guerra (Rif. Com.-Prog.), Galileo Guidi (Prog.-Fed.), Rosaria Lopedote Gadaleta (Prog-Fed.), Maria Rita Lorenzetti (Prog.-Fed.), Giuseppe Lumia (Prog.-Fed.), Tiziana Maiolo (FI), Paola Manzini (Prog.-Fed.), Paola Mariani (Prog.-Fed.), Paola Martinelli (FI), Cristina Matranga (FI), Carla Mazzuca (Misto-Patto Segni), Giovanna Melandri (Prog.-Fed.), Alessandro Meluzzi (FI), Giovanni Meo Zilio (Lega Nord), Elena Montecchi (Prog.-Fed.), Alberto Monticone (PPI), Maria Celeste Nardini (Rif. Com.-Prog.), Mauro Paissan (Prog.-Fed.), Giuseppe Palumbo (FI), Tiziana Parenti (FI), Alfonsina Rinaldi (Prog.-Fed.), Antonietta Rizza (Prog.-Fed.), Giuseppe Scotto di Luzio (Rif. Com.-Prog.), Giuseppina Servodio (PPI), Gino Settimi (Prog.-Fed.), Carla Stampa (Prog.-Fed.), Rosa Stanisci (Prog.-Fed.), Valter Veltroni (Prog.-Fed.), Nichi Vendola (Rif. Com.-Prog.), Adriano Vignali (Rif. Com.-Prog.) e Giovanni Zen (PPI).
(13) I firmatari, tutti del Gruppo Sinistra Democratica-L’Ulivo, sono: Alberta De Simone, Annamaria Biricotti, Maura Camoirano, Piera Capitelli, Francesca Chiavacci, Elena Emma Cordoni, Antonina Dedoni, Grazia Labate, Paola Mariani, Elsa Signorino, Rosa Stanisci, Adriano Vignali, Silvana Dameri, Paola Manzini, Leonilde Iotti, Elena Montecchi e Piero Ruzzante.
(14) Atti Parlamentari. Camera dei Deputati. XI legislatura. Proposta di legge n. 179, pp. 1-3 (p. 2).
(15) B. R. Gelli, op. cit., pp. 5-6.
(16) Quest’obbiettivo è stato ottenuto con la legge n. 66 del 15-2-1996, recante Norme contro la violenza sessuale.
(17) B. R. Gelli, op. cit., pp. 8-9.
(18) R. Russo Jervolino, Intervento nella seduta del 16 settembre 1992 della VII commissione della Camera dei Deputati, in Atti parlamentari. Camera dei Deputati. XI Legislatura. Bollettino delle Giunte e delle Commissioni Parlamentari, 16-9-1992, p. 39.
(19) B. R. Gelli, op. cit., pp. 10-11.
(20) Ibid., p. 249.
(21) Ibid., p. 15.
(22) “1. La scuola di ogni ordine e grado, nel quadro delle proprie finalità e nell’adempimento dei propri compiti formativi, nel rispetto dei princìpi fondamentali e dei valori della Costituzione, nonché dei propri ordinamenti, concorre allo sviluppo integrale della personalità degli alunni, in collaborazione con i genitori. A tal fine contribuisce:
“a) a fare acquisire la conoscenza e la consapevolezza degli aspetti e dei significati della sessualità, anche attraverso una corretta informazione;
“b) a fornire ai giovani gli strumenti culturali e i criteri di giudizio per assumere comportamenti responsabili e rispettosi di sé e degli altri; per riconoscere il valore della diversa identità maschile e femminile; per educare ad una cultura della sessualità responsabile verso la procreazione e attenta ai valori della vita, della famiglia, della socialità e delle relazioni interpersonali, sempre nel pieno rispetto della dignità personale e coscienza morale e civile dei giovani, delle loro scelte individuali e della libertà di insegnamento dei docenti”.
(23) Maria Luisa Sangiorgio, Intervento nella seduta del 16 settembre 1992 della VII commissione della Camera dei Deputati, in Atti Parlamentari. Camera dei Deputati. XI legislatura. Bollettino delle Giunte e delle Commissioni Parlamentari, cit., p. 38.
(24) “Art. 2.
“1. Le tematiche inerenti alla sessualità non costituiscono materia curricolare a sé stante, ma sono parte integrante degli orientamenti educativi e dei programmi di insegnamento.
“2. Ferma restando la responsabilità dei docenti di classe, l’introduzione delle tematiche di cui al comma 1 nell’attività didattica si realizza in forme prevalentemente interdisciplinari, anche con il contributo di esperti esterni alla scuola sulla base di specifici progetti; è cura del docente avvalersi di metodologie flessibili che favoriscano anche la partecipazione e la discussione di gruppo.
“3. I contenuti e le modalità delle tematiche di cui al comma 1 devono essere adeguati all’età degli alunni e al loro diverso grado di maturità psico-fisica e devono tener conto delle diverse proposte in un quadro di pluralismo culturale.
“4. I contenuti di cui al comma 3 attengono all’informazione scientifica, anche con riferimento all’educazione alla salute, ed agli aspetti psicologici, affettivi, etici, sociali, antropologici, storici, culturali e giuridici della sessualità.
Art. 3.
“1. Entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministro della pubblica istruzione, sentito il parere del Consiglio nazionale della pubblica istruzione, aggiorna con propri decreti gli orientamenti educativi della scuola materna ed integra i programmi di insegnamento per le scuole di ogni ordine e grado.
Art. 7.
“1. Il Ministero della pubblica istruzione cura la raccolta della documentazione sulle attività svolte dalle scuole di ogni ordine e grado nell’ambito dell’educazione sessuale e ne cura l’elaborazione, la valutazione e la diffusione. A tal fine si avvale anche di istituti e centri specializzati, tra i quali la biblioteca di documentazione pedagogica di Firenze, istituita con l’articolo 14 del decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, n. 419, e successive modificazioni”.
(25) R. Russo Jervolino, Intervento nella seduta del 5 novembre 1992 della VII commissione della Camera dei Deputati, in Atti Parlamentari. Camera dei Deputati. XI legislatura. Bollettino delle Giunte e delle Commissioni Parlamentari, cit,, p. 60.
(26) Cit. in B. R. Gelli, op. cit., p. 46.
(27) R. Russo Jervolino, Intervento nella seduta del 16 settembre 1992 della VII commissione della Camera dei Deputati, in Atti Parlamentari. Camera dei Deputati. XI legislatura. Bollettino delle Giunte e delle Commissioni Parlamentari, cit., p. 39.
(28) “Art. 4.
“4. A partire dal secondo anno scolastico successivo alla data di entrata in vigore della presente legge, il collegio dei docenti, su proposta dei consigli di classe ed interclasse della scuola materna, elementare, media inferiore e secondaria superiore, sentito il parere dell’assemblea di classe dei genitori e per la secondaria superiore anche il parere dell’assemblea di classe degli studenti, predispone l’inserimento delle tematiche relative alla sessualità nella programmazione didattica annuale”.
(29) “Art. 5.
“1. Ai fini dell’approfondimento delle tematiche inerenti alla sessualità, iniziative extracurricolari sono programmate dagli organi collegiali competenti ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 31-5-1974 n. 416; in tale ambito possono essere formulate proposte anche dai genitori e, nelle scuole secondarie superiori, dagli studenti.
“2. Le iniziative di cui al comma 1 sono definite dal consiglio di classe nel quadro dei criteri fissati dal collegio dei docenti e sono affidate ad insegnanti della scuola o anche ad esperti esterni.
“3. Iniziative di approfondimento e di sensibilizzazione sulle tematiche inerenti alla sessualità possono essere rivolte specificamente ai genitori”.
(30) R. Russo Jervolino, Intervento nella seduta del 10 novembre 1992 della VII commissione della Camera dei Deputati, in Atti parlamentari. Camera dei Deputati. XI Legislatura. Bollettino delle Giunte e delle Commissioni Parlamentari, 10-11-1992, p. 65.
(31) Ibid., p. 71.
(32) B. R. Gelli, op. cit., p. 162.
(33) Atti Parlamentari. Camera dei Deputati. XI legislatura. Proposta di legge n. 179, p. 2.
(34) Pontificio Consiglio per la Famiglia, doc. cit., Introduzione, 1, p. 2009.
(35) B. R. Gelli, op. cit., p. 170.
(36) Cfr. Pontificio Consiglio per la Famiglia, doc. cit., IV, 41, p. 2032.
(37) Ibid., VII, 141, p. 2072.
(38) B. R. Gelli, op. cit., p. 18.
(39) Ufficio Nazionale per la Pastorale Scolastica della Conferenza Episcopale Italiana, doc. cit., II, A, 35, p. 101.
(40) Atti Parlamentari. Camera dei Deputati. XI legislatura. Proposta di legge n. 179, p. 2.
(41) Silvia Costa, Intervento nella seduta del 10 novembre 1992 della VII commissione della Camera dei Deputati, in Atti Parlamentari. Camera dei Deputati. XI legislatura. Bollettino delle Giunte e delle Commissioni Parlamentari, cit., p. 75.
(42) M. L. Sangiorgio, Intervento nella seduta del 1° ottobre 1992 della VII commissione della Camera dei Deputati, in Atti Parlamentari. Camera dei Deputati. XI legislatura. Bollettino delle Giunte e delle Commissioni Parlamentari, 1-10-1992, p. 59.
(43) R. Russo Jervolino, Intervento nella seduta del 10 novembre 1992 della VII commissione della Camera dei Deputati, in Atti Parlamentari. Camera dei Deputati. XI legislatura. Bollettino delle Giunte e delle Commissioni Parlamentari, cit., p. 66.
(44) “Art. 4.
“1. Nell’ambito delle finalità della presente legge il Ministro della pubblica istruzione, nel rispetto delle disposizioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, n. 419, indica i criteri per lo svolgimento delle attività di aggiornamento dei docenti.
“2. In ogni unità scolastica le attività di aggiornamento di cui al comma 1 si effettuano a partire dal primo anno scolastico successivo alla data di entrata in vigore della presente legge.
“3. Per le attività di cui al comma 1, la scuola fa riferimento all’università, agli istituti regionali per la ricerca, la sperimentazione e l’aggiornamento educativi, agli enti di ricerca, ai servizi territoriali socio-sanitari e agli enti e associazioni professionali; specifiche iniziative per l’aggiornamento dei docenti sono previste nell’ambito del programma annuale formulato in attuazione della convenzione stipulata dal Ministero della pubblica istruzione e la società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo.
Art. 6.
“1. Per la formazione dei docenti, le università, nel predisporre i corsi di laurea per gli insegnanti della scuola materna ed elementare e le scuole di specializzazione per i docenti della scuola secondaria tengono conto delle finalità della presente legge”.
(45) Cfr. R. Russo Jervolino, Intervento nella seduta del 10 novembre 1992 della VII commissione della Camera dei Deputati, in Atti Parlamentari. Camera dei Deputati. XI legislatura. Bollettino delle Giunte e delle Commissioni Parlamentari, cit., p. 70.
(46) Cit. in B. R. Gelli, op. cit., pp. 63-64.
(47) Ibid., p. 60.
(48) “La delegificazione — osserva Antonio Padoa Schioppa — comporta la rinuncia all’impiego dello strumento legislativo per regolare tutta una serie di settori dell’economia e della vita sociale. Tale rinuncia può implicare a sua volta: a) il rinvio alla normazione regolamentare […]; b) la limitazione del ricorso allo strumento della legge e del regolamento ai soli casi di comprovata necessità ed utilità” (Il diritto comune in Europa: riflessioni sul declino e sulla rinascita di un modello, in Il Foro Italiano, anno CXXI, n. 1, gennaio 1996, parte V, col. 14, p. 18).
(49) In questi termini è effettuato il resoconto giornalistico dell’intervento del ministro Berlinguer al Seminario, in M. Cavallieri, art. cit.
(50) Così l’on. Berlinguer, ibidem.
(51) L’articolo 33 comma 2 della Costituzione così recita: “La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi”.
(52) Circolare Ministeriale n. 49 del 4 febbraio 1989, formulata dalla Commissione Paritetica Ministero dell’Ambiente-Ministero Pubblica Istruzione, cit. in Giuseppe Maraglino, Fondamenti culturali dell’educazione ambientale, Edizioni “Centro Umberto Miceli per la difesa della vita” CE.U.M.VI., Roma 1989, p. 7; sul documento, cfr. Giovanni Cantoni, Fra crisi e “ristrutturazione”: ipotesi sul futuro dell’impero socialcomunista, in Cristianità, anno XVIII, n. 187-188, novembre-dicembre 1990, pp. 13-19 (p. 17).
(53) Ufficio Nazionale per la Pastorale Scolastica della Conferenza Episcopale Italiana, doc. cit., I, 19, p. 93.
(54) Ibid., I, 20, pp. 9-10.
(55) Remo Bodei, Elogio del relativismo etico, 5, in MicroMega, n. 2, maggio-giugno 1995, pp. 146-155 (p. 152).
(56) Ibid., p. 153.
(57) Ibid., 6, p. 154.
(58) Cfr. Ufficio Nazionale per la Pastorale Scolastica della Conferenza Episcopale Italiana, doc. cit., I, 21-27, pp. 94-97.
(59) Pontificio Consiglio per la Famiglia, doc. cit., I, 8, p. 2013; la citazione è tratta da Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica circa i compiti della famiglia cristiana nel mondo di oggi Familiaris consortio, del 22-11-1981, 11.
(60) Ibid., I, 10, p. 2014.
(61) Ibid., II, 16, pp. 2017-2018.
(62) Ufficio Nazionale per la Pastorale Scolastica della Conferenza Episcopale Italiana, doc. cit., I, 11, p. 90.
(63) Cfr. Giuseppe Cesari e Maria Luisa Di Pietro, L’educazione della sessualità, La Scuola, Brescia 1996.
(64) Giovanni Paolo II, Lettera alle Famiglie “Gratissimum sane”, del 2-2-1994, 16.
(65) Ibidem.
(66) Ufficio Nazionale per la Pastorale Scolastica della Conferenza Episcopale Italiana, doc. cit., I, 28, p. 97.
(67) Pontificio Consiglio per la Famiglia, doc. cit., II, 24, pp. 2022-2023.
(68) Ibid., IV, 47, pp. 2034-2035.
(69) Ibid., VII, 112, p. 2063.
(70) Ibid., VII, 114-117, pp. 2064-2065.
(71) Ibid., IV, 45, p. 2034.
(72) Giovanni Paolo II, Discorso ai partecipanti al convegno ecclesiale Riconciliazione cristiana e comunità degli uomini, a Loreto, dell’11-4-1985, n. 8, in Idem, Per iscrivere la verità cristiana sull’uomo nella realtà della nazione italiana. Discorso, “Regina Coeli”, omelia e saluto pronunciati a Loreto l’11 aprile 1985 in occasione del secondo convegno della Chiesa italiana su “Riconciliazione cristiana e comunità degli uomini” (9-13 aprile 1985), Cristianità, Piacenza 1985, pp. 5-21 (p. 18).

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