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ZENIT – Il mondo visto da Roma 27 marzo 2006
ROMA – “Alla domanda capziosa “che cosa eravamo quando non eravamo ancora quello che siamo?” si dà la sola risposta che si merita: non eravamo qualcosa d’altro, semplicemente non c’eravamo ancora”. E’ la risposta a cui è giunto il filosofo tedesco Robert Spaemann, professore emerito presso la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera, in una raccolta di suoi saggi pubblicati dalle Edizioni dell’Università Pontificia della Santa Croce (EDUSC) intitolata “Natura e Ragione”.
Il testo mira a tornare a porre la domanda sull’uomo contro ogni altra pretesa del riduzionismo scientista, ed esce in un momento di grande frizione nella cristianità circa l’eredità di Charles Darwin, spiega un comunicato delle suddette Edizioni.
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