Ebreo e agnostico, ma contro il Codice sto con la Chiesa

DaVinci Codex_coverTratto dal Corriere della Sera del 24 maggio 2006

Il Codice da Vinci non è solo un film desolante. Non è solo una rimessa in gioco puerile – il Cristo e sua moglie hanno una figlia – del testo delle Scritture. È qualcosa di più, e di peggio, della truffa intellettuale denunciata qui e là da giornalisti che si sono presi la briga di sbrogliare, nel guazzabuglio di quelli che ci sono presentati come «i fatti», la parte di documento e quella di fantasia. È un film che, puntando senza dirlo su alcuni fra i temi più ambigui dell’immaginario politico contemporaneo, flirta anche con il peggio.

di Bernard-Henri Lévy

(traduzione di Daniela Maggioni)

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Lettera all’Accademia delle scienze sociali

anzianiLettera di sua santità Benedetto XVI ai partecipanti alla dodicesima sessione plenaria della pontificia accademia delle scienze sociali

Poiché le società invecchiano, molte nazioni o gruppi di nazioni non possiedono un numero sufficiente di giovani per rinnovare la popolazione. Questa situazione è dovuta a cause molteplici e complesse, spesso di natura economica, sociale e culturale […]. Tuttavia, le sue radici profonde sono morali e spirituali. Sono dovute a un’inquietante mancanza di fede, speranza e, di fatto, amore.

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Doppio binario

Clooney_DarfurIl Foglio 10 maggio 2006

Tempi duri per gli internazionalisti illuminati che vogliono salvare il Darfur e abbandonare l’Iraq

David Frum

(traduzione di Aldo Piccato)

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L’Italia in bilico. Dopo la tornata elettorale del 9 e 10 aprile 2006

Cristianità N. 334 marzo-aprile 2006
elezioni 2006

di Giovanni Cantoni

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Una «anomalia» da interpretare

voto_2006Studi Cattolici n.543 maggio 2006

Editoriale, dopo il voto politico del 9 e 10 aprile 2006

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A qualcuno non piace lo sviluppo

decrescitaIl Timone n.52 aprile 2006

di Riccardo Cascioli

Una strana moda da qualche tempo attraversa i media cattolici: la condanna dello sviluppo. Non di un certo tipo di sviluppo, identificabile magari con il liberismo più estremo; no, è proprio la condanna dello sviluppo in sé. Basta vedere la frequenza con cui compare sulle pagine di tanti media cattolici il pensiero di certi economisti, quali Serge Latouche, Wolfgang Sachs  e Susan Gorge, o eco-catastrofisti come Lester Brown e Mathis Wackernagel, il teorico dell’ “impronta ecologica”.

Per averne un’idea basterebbe dare un’occhiata al catalogo della EMI, la principale casa editrice missionaria: i titoli che teorizzano la fine dello sviluppo o “la decrescita” economica sono innumerevoli.

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La parabola di un continente che non partorisce più figli ma "diritti umani”

Bozzo_coverIl Foglio 13 aprile 2006

UN LIBRO CHE, DICE LANGONE,

VA CARAFFATO COME I VINI VECCHI

L’odio di sé e il nulla europeo spiegati (e castigati) da Baget Bozzo

di Camillo Langone

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I Pacs fanno male

pacsLa Voce del Nord
venerdì 19 maggio 2006

di Amakusa Shiro

Quella dei Pacs è una questione puramente ideologica di cui non c’è alcuna esigenza sociale. Anzi, a dirla tutta, la vera esigenza sociale è combatterli a tutto spiano. Infatti, è la famiglia naturale a far bene alla società, laddove le convivenze, anche quelle etero, la danneggiano. Se non vi basta il buonsenso per capirlo, ecco i dati scientifici, riassunti da Renzo Puccetti, segretario del Comitato “Scienza & Vita” di Pisa-Livorno, intervistato dall’agenzia Zenit il 15 maggio 2006.

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Punti fermi sui Legionari di Cristo

Legionari_CristoACNews 20 maggio 2006

Roma – Una riflessione di Massimo Introvigne, direttore del CESNUR, il Centro Studi sulle Nuove Religioni. In appendice il Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede, del 19 maggio 2006, “In riferimento a notizie diffuse circa la persona del Fondatore dei Legionari di Cristo, il Rev.do P. Marcial Maciel Degollado”.

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«Le radici della nazione»: una ricerca fuorviante

MazziniCristianità n.334 marzo-aprile 2006

di Francesco Pappalardo

Si è concluso l’anno dedicato a Giuseppe Mazzini (1805-1872) nel secondo centenario della nascita e si affaccia all’orizzonte il 2007, anno bicentenario di Giuseppe Garibaldi (1807-1882). Entrambe le ricorrenze cadono nel «decennio di preparazione» al 150° anniversario dell’unità politica italiana (1861-2011), annunciato dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, prima con un’intervista sul quotidiano La Stampa (1), quindi con un discorso alla cerimonia di consegna delle decorazioni dell’Ordine Militare d’Italia, a Roma, il 4 novembre 2002: «Il patriottismo che sta crescendo tra gli italiani è un’occasione che viene offerta alle istituzioni; non dobbiamo perderla.

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