Breve storia delle eresie (di Leon Cristiani)

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(…) la verità rivelata, per il fatto stesso della sua origine divina, non può fare a meno di presentare alla ragione ombre che essa non riuscirà a penetrare. E’ quanto esprimiamo dicendo che la fede comporta dei misteri. Riflettendovi, si comprende come una religione senza misteri non possa essere una religione divina. Di fronte alla fede venuta da Dio, bisogna che la ragione confessi la propria impotenza. Ed è appunto questo che dà all’eresia il suo aspetto paradossale. Essa fa apparire la realtà antinomica e paradossale del mistero della fede.

Infine, nell’eresia va considerato ancora il suo aspetto positivo. Non tutto è falso infatti nell’eresia. Essa contiene sempre una intuizione giusta, ma che si trova falsata dall’interferenza di un sistema filosofico che è in contraddizione con la fede, o dal rifiuto esplicito o implicito del mistero della fede. In ogni eresia appare dunque una ribellione contro la verità rivelata, ed è qui che si manifesta il senso profondamente anticristiano di ogni eresia (…).