Nostra Signora di Bopfingen

di Rino Cammilleri

Nel 1582, a Flochberg in Germania, c’era un ragazzino di dieci anni, Wilhelm Wintzerer, che era malatissimo e soffriva di dolori continui e insopportabili. Una notte, disperato, si mise a correre per i campi e crollò a terra, sfinito, in mezzo al grano in una località chiamata Bopfingen.

Qui, prono, cominciò a urlare al cielo la sua pena. Pregava tra i singulti la Madonna di farlo morire subito, piuttosto che continuare con quella vita che non era vita. Andò avanti così per ore, anche se poi, all’inchiesta, non seppe dire quanto.

A un certo punto un intenso bagliore luminoso gli ferì gli occhi, proprio davanti a lui. Nella luce apparve la Vergine, che gli parlò. Gli disse che la sua preghiera era stata ascoltata e che avrebbe ricevuto aiuto. Poi gli raccomandò di esserne grato al Signore e di intraprendere da lì in avanti una vita devota, frequentando regolarmente la chiesa, la Messa e i pellegrinaggi.

Detto questo, la Madre di Dio scomparve. Il ragazzetto si ritrovò praticamente senza più dolori e, in brevissimo tempo, guarì del tutto. Non ho trovato nelle fonti descrizioni del suo male, ma il fatto che il suo racconto venne immediatamente creduto induce a pensare che si trattasse di una guarigione inspiegabile senza ricorrere al miracolo.

Quando l’inchiesta lo lasciò finalmente libero, Wilhelm si recò in pellegrinaggio di ringraziamento al santuario di Unterkochen, vinco alla cittadina di Alen. Sul luogo dell’apparizione venne eretta una cappella che nel XVIII secolo divenne un grande santuario mariano, a tutt’oggi meta di continuo pellegrinaggio.

Il Giornale 30 giugno 2005