Medaglia Miracolosa

di Rino Cammilleri

«Verranno tempi duri. Sulla Francia si abbatteranno molte disgrazie. Il trono sarà rovesciato». Così disse la Madonna la notte tra il 18 e il 19 luglio 1830 a s. Caterina Labouré nella prima apparizione a Rue du Bac. Il 27 dello stesso mese scoppiava la “rivoluzione di luglio” che detronizzava Carlo X, ultimo re di Francia per diritto divino.

Era stato, infatti, consacrato con l’antica cerimonia dell’unzione: qualcuno aveva recuperato e nascosto qualche goccia del sacro crisma conservato nella cattedrale di Reims; un oscuro funzionario giacobino ne aveva infranto pubblicamente l’ampolla sulla piazza, ampolla che risaliva a s. Remigio e a Clodoveo.

Fu durante la sesta apparizione di Maria che si formò l’immagine della cosiddetta Medaglia Miracolosa.

Nella settima, la Vergine disse alla novizia vincenziana: «Fai coniare una medaglia su questo modello. Tutti coloro che la porteranno riceveranno grandi grazie». Da allora quell’oggetto è stato ed è in tasca o al collo di miliardi di persone, confermando la promessa soprannaturale.

Tra le più clamorose testimonianze, la celeberrima conversione di Alphonse Ratisbonne a fine Ottocento: era un famoso pubblicista, ebreo e ateo, che poi si fece prete. Nel mio piccolo, anch’io ho una testimonianza personale: molti anni fa, proprio in Francia, un mio conoscente aveva il vezzo di provocarmi allegramente bestemmiando ad alta voce tutte le volte che mi incontrava. Mesi di “dialogo” servirono solo a peggiorare le cose. Allora, prima di rimpatriare, gli misi di soppiatto una di queste medagliette in tasca. Divenne allora devotissimo.

Il Giornale 19 luglio 2005