Vunibaldo

 “cercate ogni giorno il volto dei santi e traete conforto dai loro discorsi”

[Didaché IV, 2; CN ed., Roma 1978, pag. 32].

Vunibaldo

di Rino Cammilleri

Secondo il Dizionario dei Santi del Butler questo santo si chiamava Wynnebald o Wynbald ed era fratello di s. Villibaldo e s. Valburga nonché figlio di s. Riccardo il Sassone, “re degli inglesi” (pare). Quest’ultimo aveva pellegrinato in Terrasanta insieme ai figli ma era morto a Lucca (dove effettivamente è sepolto un santo re inglese di nome Riccardo).

I tre fratelli continuarono il viaggio da soli e, scampati a briganti e intemperie, giunsero a Roma. Qui si presero la malaria ma fortunatamente guarirono. Villibaldo, rimessosi, proseguì per la Terrasanta. Vunibaldo, più gracile, rimase a Roma alcuni anni per studiare. Poi, tornato in patria, decise di consacrarsi al servizio di Dio con alcuni compagni.

Con essi ritornò a Roma, dove nel 739 incontrò s. Bonifacio. Questi, l’apostolo della Germania, lo portò con sé in Turingia e lo ordinò sacerdote a Erfurt. Ma l’attività evangelizzatrice di Vunibaldo incontrò l’ostilità dei pagani sassoni (scampò a stento al linciaggio) e fu per lui necessario spostarsi in Baviera.

Nel frattempo era stato raggiunto da suo fratello Villibaldo, che s. Bonifacio aveva fatto vescovo di Eichstätt. Si ritrovarono a Magonza con la sorella Valburga. Quest’ultima proveniva dal monastero inglese di Wimborne, dove s. Lioba (badessa di Bischofsheim ma inglese) l’aveva istruita nell’arte della medicina. I tre fratelli crearono a Heidenheim il primo monastero doppio (due monasteri vicini, uno maschile e uno femminile, ma sotto un’unica direzione) della Germania, con regola benedettina. Vunibaldo morì nel 761 e fu rimpiazzato alla direzione dalla sorella.

 Il Giornale 18 dicembre 2005