Nicolas Barré

“cercate ogni giorno il volto dei santi e traete conforto dai loro discorsi”

[Didaché IV, 2; CN ed., Roma 1978, pag. 32].

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di Rino Cammilleri

Era di Amiens, dove nacque nel 1621. Studiò dai gesuiti e venne in contatto con i Minimi, fondati da San Francesco di Paola. Volle farne parte e ne vestì l’abito nel 1640. Proseguì con gli studi, fu ordinato sacerdote e impegnato come professore di teologia. Ma la regola di quell’ordine era durissima e al giovane Barré lo sforzo prolungato costò un pesante esaurimento nervoso.

In due anni si riprese e fu mandato a Rouen, dove si fece talmente stimare dal popolo e dai superiori da vedersi assegnati di preferenza i casi «difficili». Andando in giro a predicare, però, si accorse della desolante mancanza di istruzione dei poveri, che lasciavano nell’analfabetismo specialmente le figlie.

Nel 1660, con l’aiuto di due pie donne, il Barré aprì la prima scuola gratuita per fanciulle. L’iniziativa ebbe successo e cominciarono a venirci anche le madri. Intervennero i benefattori e le «maestre di carità», come venivano chiamate, si moltiplicarono. Altre diocesi ne richiesero i servigi e nuove scuole furono aperte a Reims e Lisieux.

Queste Maestre delle Scuole di Carità del Bambino Gesù erano inizialmente delle terziarie Minime (perché a quel tempo le congregazioni religiose femminili prevedevano la clausura, cosa che avrebbe impedito l’attività scolastica). Quando il Barré fu trasferito a Parigi le sue maestre si svilupparono anche là e poi nel resto della Francia. Oggi sono suore divise in due rami: Suore del Bambino Gesù-Nicolas Barré e Suore del Bambino Gesù-Provvidenza di Rouen. Fu il Barré a incoraggiare s. Jean-Baptiste de La Salle a occuparsi di educazione. Morì nel 1686 a Parigi.

Il Giornale 31 maggio 2005