Protocollo di Kyoto costi enormi e poco beneficio per l’ambiente

Abstract:  Se applicato il Protocollo di Kyoto comporterebbe costi enormi e non ci sarebbe neppure la sicurezza di ottenere benefici reali per l’ambiente poiché  su come funziona il  clima sappiamo poco e quindi neppure quanto la CO2 sia realmente responsabile dell’aumento della temperatura. Comprensibilmente, gli Usa si sono chiamati fuori e la Russia ci sta ripensando. Già, perché costerebbe infinitamente meno regalare un condizionatore a testa agli abitanti della Terra (esclusi gli eskimesi, naturalmente)

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Kyoto

Il protocollo di Kyoto, se applicato, avrebbe costi enormi e benefici assai relativi

 di Rino Cammilleri

Apprendo che il famoso «protocollo di Kyoto», se applicato, implicherebbe per il pianeta un esborso di diciotto quadrilioni di dollari, una cifra che, a scriverla in numeri, comprende ben quindici zeri ed è pari a seicento volte il prodotto lordo di tutte le nazioni del mondo messe assieme.

Questo, almeno, è il conto presentato dal gruppo intergovernativo di esperti sui mutamenti climatici. La Banca Mondiale è più ottimista e cala il totale a soli trentadue trilioni di dollari. Che è sempre una somma spaventosa, la più grande erogazione di denaro della storia umana. Come ben sanno quelli che si accingono a una ristrutturazione, poi, nel lungo termine le spese sono destinate a crescere. Il tutto per ridurre di molto meno di un quarto di grado la temperatura del globo. Forse. Sì, perché l’unanimità scientifica sull’incidenza delle attività umane sul riscaldamento terrestre è lungi dall’essere raggiunta.

Comprensibilmente, gli Usa si sono chiamati fuori e la Russia ci sta ripensando. Già, perché costerebbe infinitamente meno regalare un condizionatore a testa agli abitanti della Terra (esclusi gli eskimesi, naturalmente). Ma quel che fa pensare è in verità la scienza.

Eravamo abituati a ritenere che fosse una disciplina esatta, di quelle in cui due più due fa sempre e per forza quattro, di quelle che bastava chiedere allo scienziato per avere una risposta definitiva su ogni questione. Invece, non c’è giornale in cui, secondo un vezzo mediatico ormai invalso, non compaiano ogni volta due scienziati, uno di qua e l’altro di là, uno con sopra scritto «pro» e l’altro con sopra scritto «contro».

Uno dice che l’inquinamento prodotto dall’uomo è cosa troppo piccola per poter influire sul clima, le cui variazioni sono epocali e avvengono per cause ancora sconosciute (macchie solari? andamenti ciclici? boh). L’altro afferma con la massima sicurezza che l’effetto serra è dovuto alle emissioni cfc delle industrie, e basta. Bisognava raggiungere il Terzo millennio per apprendere che alla scienza si deve dare lo stesso credito dell’astrologia? Già, perché anche gli astrologi, parimenti divisi, ogni tanto ci azzeccano.

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Il Protocollo di Kyoto è utile per l’ambiente? Per approfondire:

La famigerata CO2 non ha alcun effetto sul clima. E non è per nulla famigerata.

Perché bisogna resistere  alla narrazione allarmista sul clima

«Ignorate le leggi della fisica. Tutti i conti che non tornano negli studi sull’effetto serra»

Protocollo di Kyoto, inutile comunque

Requiem per il Protocollo di Kyoto

Energia ambientale dopo Kyoto