Hitler, un si all’aborto che precorre il Cairo

imagesAvvenire 14 agosto 1994

Un testo del Terzo Reich sulla natalità

Maurizio Blondet

A proposito della prossima Conferenza del Cairo, c’è capitato fra le mani un importante documento politico sul modo di affrontare la crescita della popolazione in certi Paesi del mondo. Ne pubblichiamo alcuni passi:

“Nelle aree in questione occorre promuovere coscientemente una politica antidemografica. Con campagne di propaganda, specie nella stampa, alla radio, nei film, con volantini, opuscoli e presentazioni educative, la popolazione va indotta a meditare quanto sia dannoso avere più figli. Bisogna sottolineare i costi che i figli comportano, e per contro far rilevare quel che si potrebbe comprare con il denaro speso per loro. Bisogna sottolineare il pericolo per la salute della donna che implica la gravidanza, e così via.

“Bisogna inoltre diffondere con generosità la propaganda per i mezzi di controllo delle nascite. Si deve creare un’industria di questi mezzi. Nè la diffusione dei mezzi contraccettivi né dell’aborto deve essere punibile. Dobbiamo assolutamente promuovere la creazione di cliniche per aborti; più gli aborti saranno compiuti con professionalità, più la popolazione si affiderà a questo mezzo. Va promossa anche la sterilizzazione volontaria.

“Il nostro scopo sarà raggiunto solo quando la popolazione sarà stata guadagnata in massa all’idea di avere uno, al massimo due figli”.

Potrebbe sembrare il piano d’azione della UNFPA, la “United Nations Population Fund”, stilato come promemoria per l’incontro del Cairo. Si può credere a un progetto delle fondazioni internazionali preoccupate di spegnere la “bomba della natalità” nel Terzo Mondo. In realtà è un documento stilato nel 1941 da un governo che non esiste più: il Terzo Reich.

Quello che abbiamo citato, sono alcune delle istruzioni contenute nel Generalplan Oest (“Piano Generale per l’Est”), con il quale Hitler contava di ridurre la popolazione in Russia e nei Paesi slavi che si apprestava a conquistare onde creare più “spazio vitale” al popolo ariano dominatore.

Ciò che colpisce nel Generalplan nazista, è che non vi si fa cenno a mezzi coercitivi. Hitler contava che la propaganda avrebbe diffuso argomenti “razionali”, convincenti per sé: il costo dei figli il pericolo per la salute della donna, l’aborto legale e ospedaliero. Dove abbiamo sentito, nel 1994, questi argomenti?