L’arresto di Storchak, ministro delle finanze

Sergej StorchakIl Sole 24 Ore 17 novembre 2007

di Piero Sinatti

Sicuramente clamorosa è  la notizia del fermo (dopo due giorni può essere tramutato in arresto) avvenuto ieri a Mosca del vice ministro delle finanze Sergej Storchak, 53 anni, che ha alle spalle una lunga e fortunata carriera alle spalle nei ministeri degli esteri e delle finanze.

E’ lui che negli ultimi anni ha trattato con successo al Club di Parigi il rimborso del debito estero russo e che aveva partecipato da protagonista alla sezione finanziaria del vertice del G8 svoltosi a San Pietroburgo nel 2006.Ora, il Comitato di indagini della Procura generale lo sospetta di far parte di un gruppo criminale che comprende il direttore di una non ancora identificata banca moscovita, V.Volkov,  e il direttore generale (V.Zakharov) di una importante società di import export (tra cui attrezzature e strumenti medici), la Sodeksim con sede a Mosca.

In concorso tra loro,  secondo l’accusa mossa dal rappresentante del Comitato d’indagini presso la Procura generale, i tre avrebbero tentato di distrarre con un congegnato sistema truffaldino – comprendente la trasmissione di notizie riservate del ministero ad operatori privati – grosse somme (non sono state quantificate) dal budget federale a loro vantaggio. Altri particolari non sono contenuti nei dispacci delle maggiori agenzie russe, immediatamente ripresi oggi da quelle occidentali.

Il fondo di stabilizzazione 

Sergej  Storchak era stato nominato viceministro delle finanze due anni fa come responsabile delle relazioni finanziarie con l’estero. Tra i suoi compiti principali c’era quello di supervisionare il Fondo  di Stabilizzazione ovvero Stabfond, costituito all’inizio del 2004 dal presidente Putin (su ispirazione dell’allora suo consigliere economico Andrei Illarionov, poi passato all’opposizione) per  accantonarvi le entrate statali dell’export di greggio ottenute oltre alla  soglia di vendita a 27 dollari al barile.

Lo Stabfond è parte del budget e serve a sostenere la stabilità dello sviluppo economico ed è visto come uno dei principali strumenti per arginare l’inflazione da petrodollari. E soprattutto per disporre di un consistente “tesoretto” da serbare per i giorni di magra, cioè con prezzi al barile sotto i 27 dollari al barile e/o in presenza di un più o meno rilevante deficit federale da coprire.

La congiuntura favorevole degli ultimi anni ha fatto raggiungere allo Stabfond la cifra a novembre equivalente a 146-148 miliardi di dollari.

Lo Stabfond è stato impiegato finora per spengere il debito russo accumulato presso il FMI e Club di Parigi . Per saldare i debiti contratti dai governi russi negli anni della crisi finanziaria (1998-1999) con la statale Vneshekonombank Banca per i rapporti con l’estero. Infine per finanziare il Fondo statale per le pensioni perennemente in deficit.

Divisione dello Stabfond

Tuttavia, grazie ai mezzi dello Stabfond sono stati finanziati aumenti di stipendi del settore pubblico e pensioni, oltre che parte dei Quattro Progetti Prioritari Nazionali (riforma i sanità, educazione, edilizia civile pubblica, agricoltura e villaggi).

L’impiego dei mezzi del Fondo divide dal governo l’opposizione comunista (che chiede il loro uso per il risanamento rapido dei più urgenti problemi economico-sociali russi), ma è da tempo motivo di contrasto in seno al gruppo dirigente.

Il ministro delle finanze Kudrin, che da settembre con il rimpasto di governo è salito alla carica di primo vice premier, è favorevole a un uso dello Stabfond molto parsimonioso, in un quadro di spesa pubblica contenuta, soprattutto per arginare possibili effetti inflazionistici.

Sulla stessa lunghezza d’onda , stando ai suoi ultimi interventi pubblici, si era mantenuto il suo vice Storchak. Entrambi poi avevano messo in guardia da quella dilatazione incontrollata della spesa pubblica, che è tipica dei momenti preelettorali come quello che vive la Russia ( politiche di dicembre e presidenziali di marzo 2008).

Nel 2008 lo Stabfond si dovrebbe dividere in Fondo di riserva (10% del PIL, calcolato a metà 2007 in 100 miliardi di dollari) e in Fondo per benessere nazionale che Storkach non avrebbe voluto superiore ai 24-24,5 milioni di dollari.

Ma su questo non c’è accordo.

Infine,  altre discussioni si sono sviluppate sul tema dell’uso dei mezzi a disposizione dello Stabfond. In particolare  pochi giorni fa nel corso di una tavola rotonda  di “finansisty”, un  ex-viceministro delle finanze, Andrej Vavilov, ha criticato la gestione a suo dire conservatrice dello Stabfond, invitando a investire una parte dei suoi mezzi direttamente nel mercato finanziario per ottenere profitti.

Curiosamente, la tavola rotonda ha preceduto di un giorno il fermo di Storkach.

Subito sono state espresse da alcuni osservatori e personalità dello stesso ministero delle finanze rigorosamente anonime illazioni secondo cui il fermo del viceministro altro non sarebbe che un avvertimento lanciato a Kudrin dagli avversari nel quadro di un conflitto sotterraneo scoppiato , in vista delle elezioni e della successione a Putin, all’interno dello stesso gruppo dirigente.

Una lettura più semplice lega il fermo alla lotta dichiarata dal Presidente contro la corruzione (rafforzata dalla guida del governo del nuovo premier Zubkov).

La corruzione grava sui finanziamenti pubblici e il loro arrivo alla destinazione finale prevista, “senza perdere per strada neppure una kopeka” – aveva detto Putin nel discorso di candidatura del primo novembre scorso.

C’è da ricordare, a questo proposito, che un diretto collaboratore di Storkach, Deniz Mikhajlov,  era stato arrestato e condannato un anno fa per divulgazione di segreti d’ufficio e tangenti (in forma di Mercedes ultimo modello).

Dopo l’assassinio avvenuto nell’autunno di un anno fa a Mosca del vicepresidente della Banca Centrale Kozlov, l’arresto di Storkach è il più clamoroso avvenimento che colpisce il mondo finanziario russo .

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