Torture cinesi: le 10 tecniche peggiori

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La panca della tigre (ricostruzione)

Dal sito Laogai research foundation Italia onlus 23 aprile 2015

Massimiliano Russano, Epoch Times

Le torture cinesi rimandano nell’immaginario a metodi disumani – basti pensare alle torture sessuali contro le donne – che vengono utilizzati per obbligare la vittima a fornire informazioni o per modificare il comportamento e il proprio modo di pensare. Ecco un elenco dei dieci peggiori metodi utilizzati ancora oggigiorno nei campi di lavoro cinesi, nei centri di detenzione e nei centri di lavaggio di cervello in Cina, secondo quanto riportato dal Falun Dafa information Centre.

1. LA CAMICIA DI FORZA

La camicia di forza è costituita da tela di canapa e ha le maniche più lunghe di 25 centimetri rispetto alle braccia. Una volta indossata questa camicia, la vittima è costretta a stare immobile con le braccia incrociate e diritte dietro la schiena: la stretta della camicia diventa maggiore tanto più ci si muove. A volte la vittima è seduta su una panca, con una bacchetta di metallo attaccata alle braccia o alle gambe. Alla vittima normalmente viene richiesto di piegare la testa, ma non è consentito chiudere gli occhi.

Le persone che subiscono questa tortura riportano fratture a braccia, tendini, spalle, polsi e gomiti. I più resistenti vanno incontro a frattura delle vertebre e muoiono agonizzanti dal dolore. Ci sono testimonianze secondo cui questa tortura è applicata ai praticanti del Falun Gong, una disciplina spirituale cinese perseguitata dal 1999, nel Campo di Lavoro forzato n° 3 della Provincia cinese dell’Henan. I praticanti del Falun Gong quando subiscono questa tortura sono costretti ad ascoltare con degli auricolari dei messaggi di calunnia nei confronti della loro disciplina spirituale.

Li Jinke è stato sottoposto a questa tortura da aprile a ottobre 2003. Ogni giorno nel cuore della notte, le sue urla strazianti echeggiavano in tutto il campo di lavoro. A causa del dolore prolungato che ha patito, il signor Li Jinke ha perso 40 chili.

2.  GLI AGHI

tortura_Cina_2Questo metodo consiste nell’infilare degli aghi d’acciaio di circa dieci centimetri su collo, schiena, petto e altre parti sensibili del corpo. Alcuni sono spinti così in profondità che diventa difficile tirarli fuori. Il dolore che provoca è indescrivibile. Quando si tratta di ferire le unghie, a volte vengono usati dei bastoncini di bambù.

Tra le tante vittime si può ricordare la signora Liu Jinfeng, che è stata detenuta nel centro di detenzione Xiangcheng nella provincia dell’Henan. Per costringerla a fornire i nomi di altri praticanti del Falun Gong, gli agenti di polizia le hanno inserito dei bastoncini di bambù appuntiti nelle sue dita della mani e dei piedi. La signora Liu Jinfeg ha perso coscienza, ma la polizia ha ripetuto la tortura per svegliarla.

3. LA PANCA DELLA TIGRE

La vittima si siede su una piccola panca di ferro alta circa 20 centimetri. Le ginocchia sono legate saldamente alla panca, le mani dietro alla schiena o a volte appoggiate alle ginocchia. La vittima sta con la schiena diritta senza poter fare alcun movimento e delle guardie la obbligano a stare ferma. Normalmente sono inseriti oggetti duri sotto le gambe o le caviglie per intensificare il dolore.

4. IL LETTO DEI MORTI

Tirtura_Cina_3Chiamato anche il letto che si allunga, questo metodo viene utilizzato per torturare i praticanti del Falun Gong che non vogliono rinunciare al loro credo. La vittima viene legata con le braccia dietro la schiena e il collo è legato alle gambe. Poi viene incastrata sotto un letto e costretta a stare in questa posizione.

La testimonianza della signora Yoko Kaneko ha evidenziato la brutalità di questo metodo: costretta per 20 giorni di fila in quella posizione, le sue mani e i suoi piedi sono stati ammanettati con così tanta forza, da farle sanguinare i polsi. Non le è stato permesso di usare il bagno, ma le è stato inserito un catetere nell’uretra. Dopo la liberazione, il suo corpo è diventato insensibile, incapace di muoversi e la sua pelle era piena di ulcere.

5. ARROSTIRE UN AGNELLO INTERO

La vittima è legata orizzontalmente a un palo orizzontale sospeso per aria. Poi viene presa a pugni, scosse elettriche e bastonate.

6. ABUSI SESSUALI CON VARI STRUMENTI

Questa è una tortura riservata alle donne. La vittima viene denudata e i suoi arti legati a sbarre di metallo. Con una spazzola per lucidare le scarpe, la prigioniera subisce una violenta penetrazione nella parte intima femminile, che provoca il sanguinamento e la perdita di coscienza. A volte al posto della spazzola viene utilizzata una sedia.

7. LETTO DI STIRAMENTO

Tortura_Cina_6La vittima è legata mani e piedi con delle corde a un letto. In seguito si tirano con forza questi anelli e il corpo della vittima, in preda a stiramento estremo, si solleva dal letto. In questa tortura i torturatori devono stare attenti perché se applicano troppa forza la vittima muore in pochi secondi. Se invece è applicata meno forza, dopo dieci minuti le ossa degli arti si slogano e la vittima diventa disabile in modo permanente. Quando tutti gli arti sono lussati, la polizia colpisce le giunture degli arti con piccoli martelli di gomma, fino a riempirle di lividi.

8. TRASCINARE UNA PERSONA CON UN VEICOLO

Anche questo è un metodo riservato ai praticanti del Falun Gong. Gli agenti di polizia e le guardie di un campo di lavoro forzato legano con una corda i praticanti del Falun Gong a un veicolo, per poi farlo partire. Il risultato è chiaro: le ferite a volte sono così profonde che espongono le ossa.

9. BASTONE ELETTRICO

Anche questo metodo riguarda i praticanti del Falun Gong, ed è la tortura più utilizzata nei loro confronti. Alla vittima viene inflitta una scarica di 30 mila volt con dei bastoni elettrici. Le zone più colpite sono la bocca, la base dell’orecchio, la parte centrale della pianta del piede, il centro del palmo della mano, le parti intime e i capezzoli. A volte sono utilizzati diversi bastoni contemporaneamente.

10. ALIMENTAZIONE FORZATA

La persona è legata con differenti strumenti di tortura per limitarla nei movimenti. Alla vittima viene poi infilato un tubo in bocca o nel naso, che causa il danneggiamento della cavità nasale. Poi viene versato in un imbuto dell’acqua salata concentrata, sciroppo di amido appiccicoso, succo di peperoncino, acqua, medicine irritanti, liquori forti, urina ed escrementi. Questa miscela viene utilizzata sia per nutrire la persone, sia per infierire su di essa.

Queste sono solo alcune delle torture cinesi. La maggior parte di questi metodi sono utilizzati ai danni dei prigionieri di coscienza del Falun Gong, ma attraverso le loro testimonianze, la conoscenza di questi metodi si sta diffondendo sempre di più nel mondo.

Fonte,Epoch Times-http://epochtimes.it/n2/news/torture-cinesi-le-10-tecniche-peggiori-di-tortura-sessuale-su-donne-992.html